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2010,
Numero 7

Stato sociale e nuove politiche di responsabilità

idee socialisteIl welfare non può essere più finanziato con il deficit del bilancio pubblico
di Giulio Tremonti

Si dice: “I popoli imparano la geografia con le guerre e imparano l’economia con le crisi”. Questo è vero. Abbiamo visto cose che non si erano viste prima e abbiamo fatto esperienze che non erano state fatte prima.
Se si va a leggere il verbale dell’audizione alla Commissione del Congresso americano fatta da Greenspan, alla domanda: “ma che cosa è successo, perché non l’avevate previsto?”, colui che è stato - ed è ancora - un uomo di straordinario rilievo dice: “Ci siamo accorti che c’era una pecca nel nostro modello. Abbiamo appreso e verificato con stupore che c’era nel nostro modello economico una pecca”. Alla nuova domanda: “Che pecca?”, dice: “Andava indietro ma non conteneva periodi di tempo negativi, c’erano solo i periodi di tempo positivi”. Questo ci dice un po’ come cominciare a valutare certi strumenti.
Credo che questi strumenti siano fondamentali. Però è anche fondamentale, dato quello che è successo, data la discontinuità che nella crisi è venuta fuori, è fondamentale – dicevo - anche un uso prudente di questi strumenti. Quando funzionavano quei vecchi modelli, tutto era basato su storie continue. Il modello era così preciso che se si diceva “si cresce al 3”, andava a...