2010, Numero 7
Una debacle ventennale. L’ex Pci milanese ripudia le radici riformiste
Intervento ■ Discontinuitŕ con le giunte di sinistra
di Stefano Pillitteri
Nel 2011 la sinistra milanese potrebbe celebrare un assai mesto ventennale. Sono trascorsi, infatti, poco meno che quattro lustri da quando degli esponenti di ciň che fu il PCI/PDS sedettero, per l’ultima volta, sugli scranni della giunta ambrosiana. Quattro lustri in cui un inesorabile processo di marginalizzazione (prima ancora che di erosione elettorale) ha condotto quella sinistra all’attuale ed afasica irrilevanza politica sotto la Madonnina. Pare sin troppo facile l’evocazione del mito della nemesi per significare la “damnatio” di quella che era stata, per moltissimi anni, una componente autorevole (ed assai potente) della lunga e felice stagione delle giunte riformiste milanesi, traumaticamente interrotta dalla “falsa rivoluzione” del 92/93. Ma il richiamo resta appropriato. Anche se la politica risponde a regole alle quali č estranea qualsiasi dimensione esoterica e il cui dispiegarsi č sempre leggibile, soprattutto a posteriori, in base a criteri squisitamente logici. A Milano, nel biennio del “terrore giudiziario”, la sinistra post comunista ha commesso (nel reggere gioiosamente la mano dei boia) non tanto un omicidio quanto un autentico suicidio. Ché rinnegare (o addir...
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