2010, Numero 8
Federalismo a parti rovesciate. Le Regioni contro, lo Stato a favore
Assistenza ■ La bassa crescita non è solo del Mezzogiorno
di Luca Ricolfi
Mi limiterò ad affrontare il tema della “questione settentrionale”, ma soprattutto a ricordare i dati base della situazione, che vado a presentare nelle prossime righe. Abbiamo uno squilibrio territoriale tra il nord, Emilia-Romagna inclusa, e il resto del Paese che ammonta a 50 miliardi di Euro. I 50 miliardi di Euro sono così composti: 20 perché il resto del Paese è meno efficiente, 18 perché il resto del Paese evade troppo (più della media) e solo 12 perché le risorse pubbliche che vengono messe a disposizione del resto del Paese sono maggiori di quelle che il nord riesce a trattenere. La somma di 20+18+12 fa 50. Questi 50 sarebbero 80 se ragionassimo in termini di Federalismo responsabilista e non di Federalismo solidale come ho fatto io. Cioè, se ogni territorio anziché avere una quantità di risorse proporzionale alla sua popolazione l’avesse proporzionale al reddito che effettivamente produce, il credito del nord sarebbe di 80 miliardi di Euro, 83 per l’esattezza. Dato che pochi di noi, credo nessuno tranne Berlusconi, guadagnano delle cifre che ci permettano di avere un’idea concreta di cosa significhino 50 miliardi di Euro, mi cimento nell’impresa di spiegarlo. Si può dire ...
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