Nel numero 5 della nuova serie dell'ex rivista repubblicana “Cuore e Critica” di Arcangelo Ghisleri, con il nuovo nome di “Critica Sociale” con cui Turati inaugura la sua direzione il 15 gennaio del 1891, Turati pubblica un editoriale che diverrà il punto di svolta verso la determinazione di dar vita ad un partito socialista: un partito che rappresenti la "questione economica" in modo politicamente autonomo dai partiti della democrazia risorgimentale, primo tra tutti dal partito repubblicano. La scelta è di porre la Questione Sociale in primo piano e non in subordine alla "questione politica", sostenuta dai "democratici", relativa all'assetto dello Stato. Anzi, Turati pone, alla fine dell'articolo, un aut-aut: la democrazia può essere solo tale se socialista, altrimenti è destinata ad essere – nell'inevitabile conflitto di classe – al traino dei "conservatori puro sangue".
I termini teorici della disputa sono in larga misura strumentali alla decisione ormai presa di fondare un partito socialista, come avverrà l'anno successivo, peraltro con un colpo di mano di Turati rispetto a molti "socialisti", tra cui il furibondo Labriola ed il vecchio Engels, tenuti all'oscuro della...