2010, Numero 10
150, 120, 90
Tre anniversari che coincidono nel nuovo anno 2011
di Critica Sociale
Prima della costituzione del proprio partito (nel 1892), i socialisti con la Critica Sociale maturarono il socialismo sentimentale e romantico risorgimentale, verso un socialismo definito “scientifico”, con cui intendevano indicare la nuova qualità di un socialismo basato sullo studio critico e metodico della società, adeguandosi così ai nuovi compiti posti dall’unificazione nazionale, nel cui movimento democratico la corrente socialista era stata una componente essenziale. Dopo il 1861, trent’anni dopo l’Unità e prima di fare il proprio partito, i socialisti si ponevano la questione - con la Critica Sociale - di avere un programma, una visione su quale tipo di società nazionale quel partito avrebbe contribuito a costruire. Lo studio della società era dunque la strada obbligata per giungere a creare un proprio partito che fosse adeguato a una visione. Progettarono, cioè, il partito in funzione della società che si desiderava. L’opposto è accaduto ai comunisti. Di nuovo trent’anni dopo, nel ’21, decisero di pensare che tipo di società dare al Paese, ma a partire dalle linee guida del proprio partito di affiliazione, quello bolscevico russo. E progettarono la società in funzione ...
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