“Socialisti e comunisti negli anni di Craxi” e’ stato il tema oggetto di un impegnativo convegno di due giorni organizzato a Roma dalla Fondazione Socialismo, presieduta da Gennaro Acquaviva, a palazzo San Macuto. Un “duello a sinistra” finito, a quasi vent’ anni dalla liquidazione del PSI, senza vincitori nella sinistra italiana e, soprattutto, senza una sinistra vincente nel Paese.
Sia dalle relazioni che dalle testimonianze, con cui e’ stata indagata la storia dei rapporti tra i due partiti sotto angolature quasi cavillosamente analitiche, un dato storico e’ emerso come decisivo nell’esito drammatico della vicenda, ovvero la parallela “mutazione genetica” che Berlinguer ha impresso al partito comunista, così come Craxi ha fatto per il partito socialista. Con una sostanziale differenza: che mentre il leader socialista ha geneticamente mutato la precedente mutazione genetica frontista, dissodando radicalmente il terreno dell’identità’ del Psi per radicare una scelta autonomista politicamente gia’ imboccata da Nenni dopo il ‘56’, e restituirle la legittima dignità culturale di ragione originaria della storia del socialismo italiano ( portandola ad essere maggioranza nel partito, so...