2010, Numero 10
Fummo presi in contropiede
Pensavamo più graduali gli effetti del Muro
di Gianni De Michelis
Il percorso di Craxi è chiarissimo. Craxi è stato politicamente l’erede di Saragat. Ha corretto ad un certo punto l’errore di Nenni. Ha scelto con chiarezza, nel mondo di allora, soprattutto nel momento in cui diventava segretario del partito socialista, il campo in cui stare che era quello occidentale. Da questo punto di vista non c’è stato “duello a sinistra” ma ci sono stati due ruoli totalmente diversi. Il PCI è rimasto fino a quando non ha cambiato nome, e forse anche per un periodo ulteriore, in un altro campo, nel campo dell’Unione Sovietica. Naturalmente andrebbe approfondito il rapporto tra il contesto internazionale e le vicende italiane. Per esempio il Rapporto Mitrokin. Il Rapporto Mitrokin non è una cosa ridicola, ma è una parziale fotografia dell’interrelazione molto complessa che c’è stata in quei decenni tra l’Unione Sovietica e le democrazie occidentali, non solo con i partiti socialisti, ma soprattutto con loro. E naturalmente la prima cosa che ho colto era che con l’arrivo di Craxi alla segreteria del Partito socialista, questo non è sarebbe più permeabile com’era fino a quel momento. L’Italia aveva caratteristiche particolari che io ho cercato di definire parlan...
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