2010, Numero 10
“A prescindere”
La giostra dei candidati per Milano
di Stefano Pillitteri
Parlare di Milano e anni 80 “sine ira ac studio” è, a istanza di quasi 20 anni dai “noti eventi”, impresa tutt’ora non facile. La vulgata demonizzatrice (sulla cui autolesionistica strumentalità è inutile spendere considerazioni) ha ancora un suo peso amorbante. Il convegno della Fondazione Craxi tenutosi al Teatro Puccini lo scorso novembre ha dimostrato, con l’autorevolezza dei suoi relatori, quanto quel decennio e quella milano siano un giacimento di innovazioni sociali e politiche la cui portata rimane senza paragoni. Né col prima né col dopo. E in un periodo in cui la politica manifesta il livello più acuto di quella debolezza cronicizzatasi dopo il trauma del 92, vale la pena rimarcare come proprio una politica “forte” costituì l’architrave che consentì il dispiegarsi di tutta l’energia innovatrice degli 80 a Milano. E politica forte significa, principalmente “partiti forti”. L’esatto opposto di quello che si vede in giro oggidì. A destra e, ancor di più, a manca. Sarebbe stato ipotizzabile, una ventina di anni orsono, il tormentone sulla possibile ricandidatura di un ex sindaco in contrapposizione a quello uscente appartenente al medesimo partito? E sarebbero state ipotizz...
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