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2011,
Numero 5/6

Il “metodo Boffo” anche con Matteotti

Nello “spirito del ‘94” cresce la destra nel Pdl nel segno della rimpatriata giustizialista e antisocialista. Auguri
di Critica Sociale

“Critica Sociale” ha sempre contestato l’uso strumentale dell’antifascismo e la demonizzazione della figura di Mussolini. Ha cioè espresso il proprio interesse per ricerca e approfondimento che concorressero alla ricostruzione veritiera della storia nazionale senza tabù. In questo senso si è criticato il ruolo negativo svolto dall’Insmli e da quegli studiosi che si sono scagliati contro Renzo De Felice bollando la sua biografia di Mussolini di “posizioni qualunquistiche” e “oggettivamente filofasciste”.
Punto fermo è però collocare il “revisionismo” intorno alla storia d’Italia tra il 1924 e il 1945 in un quadro di valutazione lineare della democrazia e dell’Italia liberale e repubblicana. Quando dal punto di vista pubblicistico o storiografico la rivisitazione del fascismo viene condotta con un fazioso spirito revanscista esaltando il fascismo nei confronti dell’Italia repubblicana e dei protagonisti dell’antifascismo non si esercita un diritto sacrosanto di revisionismo, ma ci si impegna in una messa in scena strumentale per sostenere con uno sfondo di cartapesta un estremismo politico.
Un revanscismo di estrema destra è la novità che è spuntata inopinatamente in campo culturale...