
2011, Numero 5/6
I “bienni neri” dei comunisti: 1924-’26/1939-’41
Una analisi dei rapporti Germania-Russia smentisce la vulgata di “Stalin che guadagna tempo” con Hitler
di Ugo Finetti
La pubblicazione del volume dedicato al 1939 dei Diari (veri o presunti) di Mussolini da parte della Bompiani - a suo tempo ritenuti attendibili dallo storico Denis Mack Smith (“il manoscritto appare senz’altro genuino, la calligrafia è perfetta come il suo stile, contenuto e contesto … E’ proprio il tipo di diario che secondo me Mussolini avrebbe voluto scrivere”) ed ora confutati da Mimmo Franzinelli (Autopsia di un falso, Bollati Boringhieri) - riporta l’attenzione su come si arrivò alla seconda guerra mondiale e, quindi, su quello che rappresenta uno dei più gravi e diffusi falsi storici che troviamo anche nei nostri manuali scolastici e cioè la giustificazione della scelta di Stalin di allearsi con Hitler ovvero “il coniglio tirato fuori dal cappello” da Hitler che sorprese e spiazzò i governi europei, da Londra a Roma, e cioè l’accordo con l’Urss per occupare congiuntamente la Polonia. Su questo punto molta storiografia, soprattutto italiana, ha gettato sabbia negli occhi coltivando il mito dello Stalin “buono”, costretto a venire a patti con il dittatore tedesco perché “tradito” dalle democrazie europee. E’ così che si sostiene la tesi che il Patto Ribbentropp-Molotov fu sig...
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