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2014,
Numero 6

La Santa Sede e Mosca, Francesco guarda a Est

L'analisi di Aspenia sullo svandaggio Nord atlantico
di Ignazio Ingrao

L'udienza concessa il 25 novembre scorso da Papa Francesco al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, conferma e rende esplicita una delle direttrici di azione del nuovo pontificato che si stanno già delineando in questi primi mesi. Vale a dire un'attenzione significativa a Est, partendo dalla Russia fino all'Estremo Oriente, e una cura particolare nel dialogo con il mondo ortodosso. L'udienza al presidente Putin registra tre elementi indubbiamente positivi per la diplomazia della Santa Sede ma, allo stesso tempo, anche tre fattori di criticità. I tre elementi positivi sono: il proporsi della Santa Sede come soggetto protagonista nel contesto multipolare delle relazioni internazionali; l'asse con la Russia nella difesa dei cristiani nel mondo a partire dal Medio Oriente; la costruzione delle premesse per l'atteso incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca, Kirill. I tre fattori di criticità sono: la grave questione del rispetto dei diritti umani in Russia che pesa nel dialogo con la Santa Sede; l'eventuale reazione degli Stati Uniti a questa legittimazione forte della leadership di Putin da parte del Vaticano; l'irritazione delle Chiese ortodosse g...