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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-13 marzo

di Critica Sociale


NEW YORK TIMES
Democrats in a Fight to Define ‘Winner'
di Patrick Healy

Anche se la battaglia per la nomination Democratica continuerà ancora per settimane e forse mesi, è già aperta da tempo un'aspra discussione tra lo staff di Barack Obama ed Hillary Clinton per stabilire quale dei due candidati avrebbe le maggiori chances di successo in una sfida con il candidato repubblicano John McCain.Obama rivendica i suoi successi nella stragrande maggioranza degli Stati che si sono sin qui espressi ed evidenzia come la sua personalità, meno polarizzante rispetto alla Clinton, potrebbe permettergli a novembre di conquistare il consenso degli Stati tradizionalmente Repubblicani e degli swing states, perennemente in bilico fra i due grandi Partiti americani.I collaboratori della senatrice di New York ribattono che il maggiore seguito della loro candidata negli Stati più grandi e tradizionalmente Democratici (California, New York, New Jersey) costituisce una solida base per dare l'assalto ai Repubblicani nelle sfide chiave della campagna presidenziale, come quelle dell'Ohio e della Florida, dove Hillary ha sconfitto Barack.

THE BOSTON GLOBE
Disgraced in New York
Editoriale

Veramente triste l'uscita di scena di Eliot Spitzer, l'ormai ex governatore dello Stato di New York, ora conosciuto come cliente numero 9. Il Democratico Spitzer era entrato in carica nel gennaio 2007, sospinto dal voto di oltre 3 milioni di new-yorkesi e dalla sua fama di paladino della legalità.In verità, prima dello scandalo che segna probabilmente la sua fine politica, il popolarissimo ed efficientissimo Spitzer aveva già avuto una caduta di stile, spiando tramite la polizia di Stato il leader della maggioranza Repubblicana al Senato Joseph Bruno. Fatto comunque trascurabile se paragonato alla disgrazia che ha colpito Spitzer, dopo un'intercettazione telefonica che ha rivelato come il moralizzatore della Grande Mela fosse pronto a spendere 5000 dollari l'ora per un incontro galante.
Al di là di ogni considerazione moralistica, la caduta di Spitzer lascia un senso di tristezza in quanti lo avevano seguito con entusiasmo nella sua missione di rinnovamento della politica. Ora, a New York prevalgono cinismo e disincanto.

HAARETZ
Admiral's break with Bush on Iran lands him on the outs
Amir Oren 

Più si avvicinano le elezioni presidenziali americani, maggiori sono le resistenze dell'establishment repubblicano alla linea dura verso l'Iran del duo Bush-Cheney. L'ennesima dimostrazione si è avuta con le dimissioni forzate dell'ammiraglio William Fallon da capo del Comando Centrale Usa per il Medio Oriente.
Tra le “colpe” di Fallon, l'estrema durezza dimostrata nei confronti del governo di Teheran. “Se dovesse scoppiare una guerra con l'Iran, li schiacceremmo come formiche”. Se Fallon avesse pronunciato queste parole solo 6 mesi fa, oppure tra 6 mesi, sostiene Oren, pochi avrebbero osato contrastarlo. In questa fase della vita politica americana, il suo tono bellicoso deve invece essere apparso intollerabile a qualcuno.
Ad ogni modo, l'atteggiamento remissivo che l'amministrazione Bush sta assumendo nei confronti dei nemici suoi, e di Israele, finirà presto per tramutarsi in un assist involontario ai rivali Democratici.

FOREIGN POLICY
Six Ways Not to Deal with Hamas
Chuck Freilich

Dal giorno del ritiro dell'esercito di Israele da Gaza nel 2005, più di 3000 razzi Qassam sono stati lanciati contro la popolazione civile israeliana dalla Striscia. E' una situazione intollerabile, ma difficile da risolvere rapidamente. Molte delle opzioni in mano israeliana appaiono infatti rischiose, se non controproducenti.
Distruggere Hamas è un'impresa particolarmente ardua, mentre appare quasi impossibile intavolare un negoziato con l'organizzazione islamista che si batte per l'eliminazione di Israele. Il governo di Mahmud Abbas e gli egiziani sono degli alleati troppo vulnerabili e inaffidabili per elaborare una strategia per contenere gli attacchi ispirati da Hamas. La tecnologia anti-razzo non è ancora stata adeguatamente sviluppata....


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