Diritti Umani e TerrorismoNewsweek
Dealing in Justice
Daniel Stone”Nel mondo vi è sempre meno attenzione nella tutela dei diritti umani.” Non ha dubbi Arthur Chaskalson, presidente dell'International Commission of Jurists, una ong composta da giuristi ed avvocati provenienti da 62 Paesi ed impegnati nella lotta alla violazione dei diritti fondamentali nel mondo. Chaskalson fece parte del pool di avvocati che difese Nelson Mandela
nel 1964, quando venne accusato, e condannato all'ergastolo, per aver incitato alla rivolta contro il governo razzista del Sudafrica. Sollecitato da Newsweek, l'ex giudice sudafricano appunta la sua attenzione sul caso di Guantanamo Bay, ma tiene a sottolineare che le violazioni sono diffuse in ogni regione del globo, quasi fosse stata smarrita la determinazione con cui la comunità internazionale si è impegnata, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, a tutelare l'inviolabilità della persona umana. Monitorando 39 Paesi, la commissione di Chaskalson ha ravvisato situazioni riprovevoli in Pakistan, India, Malaysia, Medio Oriente ed Africa.
International Herald Tribune
Detention camp at Guantánamo Bay won't close, but it won't be the same
William Glaberson
La Corte Suprema degli Stati Uniti infligge un duro colpo all'amministrazione Bush.
La decisione di ieri sullo status dei detenuti di Guantanamo contraddice l'impostazione dell'esecutivo, che considerava il centro cubano, aperto sei anni fa, estraneo all'applicazione dalla legislazione statunitense. La decisione dei giudici, invece, consentirebbe ai prigionieri di contestare la propria detenzione davanti a tribunali civili e questo permetterebbe ai giudici federali di valutare la veridicità delle affermazioni governative sull'estrema pericolosità delle 270 persone tuttora detenute a Guantanamo Bay. Le autorità hanno confermato che i 19 processi per crimini di guerra tuttora in corso davanti alle commissioni militari di Guantanamo proseguiranno, ma le implicazioni della decisione della Corte potrebbero intralciare la rapida conclusione dei procedimenti. Inoltre, le complicazioni giuridiche potrebbero convincere il governo Usa a favorire il rimpatrio nei Paesi d'origine di decine di prigionieri, opzione scartata in passato nel timore di una rapida liberazione dei sospetti terroristi.
The Telegraph
I'm fighting to defend our basic freedoms
David Davis
“Mi batto per difendere le nostre libertà fondamentali”. Coś, il Ministro-ombra degli Interni, David Davies, spiega le ragioni delle dimissioni rassegnate ieri in parlamento, in dissenso con la scelta del Partito di appoggiare il provvedimento proposto dal governo per l'estensione del periodo di custodia cautelare per i sospettati di terrorismo. Davies ha annunciato di correre alle by-election che si terranno prossimamente nel suo collegio.
The Guardian
Freedom and the individual
Il Ministro dell'Interno ombra, David Davies, ha rassegnato ieri le sue dimissioni dal parlamento in segno di dissenso contro la legge “anti-terrorismo” che i Tory hanno appoggiato. Le dimissioni di una figura coś autorevole del Partito Conservatore hanno provocato una profonda impressione a Westminster, e non solo per il significato politico della scelta, ma per la determinazione con cui è stata eseguita. Davies ha anteposto le sue convinzioni alla poltrona. Il che gli fa onore.
Le Figaro
À Cuba, Raul Castro met fin à «l'égalitarisme»
In nome della produttività Raul Castro dichiara finita l'era dell'egualitarismo....