La questione Meridionale ha rappresentato fin dall'Unità il principale nodo problematico dello sviluppo economico italiano ed ha percio' suscitato l'impegno intellettuale e civile di generazione di storici, economisti, sociologi e politici.
Rispetto ai tradizionali termini del problema, la realtà odierna del Sud è profondamente cambiata, specie dal secondo dopoguerra ad oggi. L'analisi di questi cambiamenti, delle loro modalità e dei loro limiti è di grande importanza ai fini della comprensione della situazione odierna e delle scelte che occorre compiere per rimuovere il divario ancora esistente.
A questo scopo mira il presente volume che raccoglie la produzione meridionalistica di uno dei maggiori studiosi dei problemi dello sviluppo e del sottosviluppo.
Significativa è la considerazione che lo sviluppo economico puo' andare avanti mentre l'incivilimento segna il passo o addirittura retrocede solo in un periodo relativamente breve:
a lungo andare i due processi non possono andare avanti insieme. Nel Mezzogiorno cị appare evidente quando si considera che le regioni che si sono sviluppate di più, pur avendo minori risorse naturali, sono quelle in cui pesano poco o sono assenti le organizzazioni criminali, come la camorra, la mafia e la 'ndrangheta: sono la Puglia, L'Abruzzo, il Molise e la Basilicata.