L'edizione dei diari, tutti inediti, costituisce la realizzazione di un'aspirazione di Alessandro Schiavi, politico socialista, senatore e studioso. In una lettera a Leo Valiani del 1961, egli aveva chiesto allo storico milanese la prefazione a una prossima edizione dei propri diari dal 1939 al 1949. L'iniziativa, però, non andava in porto, per via della mole e dell'ampio lavoro di cura che restava da fare. Questo volume, dunque, vuole essere il compimento di quell'idea manifestata a suo tempo a Valiani. Ma c'è di più'. La ricerca fra le carte Schiavi ha permesso, infatti, di individuare una ampia serie di annotazione diaristiche, che giungono praticamente a coprire tutto l'arco della vita di lui, dal 1894 al 1964. Le annotazione di Schiavi consentono, dunque, di gettare luce su riflessioni politiche, testimonianze personali, e perfino segrete, di un protagonista del riformismo turatiano prima e della socialdemocarzia poi, passando per l'isolamento in campagna cui lo costringeva il fascismo. Ma già dalla fine dell'Ottocento quelle pagine raccontano degli ostacoli frapposti alla vocazione politica del figlio di un progressista. Attraverso i diari, è inoltre possibile entrare nel laboratorio dello studioso, intento a preparare l'edizione dei carteggi Turati-Kuliscioff, e del politico perspicace il quale, grazie alla disponibilità di numerose fonti d'informazione provenienti dall'estero, riusciva a cogliere una serie di linee di sviluppo, che si riveleranno di straordinaria precisione. Già nel 1936 delineava il profilarsi di un confronto armato fra dittature e democrazie.