Questo libro non è una biografia nel senso tradizionale del termine. E’ il risultato di lunghe conversazioni, sostenute da attente letture e ricerche, tra l’autore, separato da Arfè dalla distanza di una generazione, unito a lui dall’amore per la loro comune piccola patria, dalla fede politica, dalla passione per la storia e anche da una tradizione familiare maturata in lunghi decenni.
Insieme essi ricostruiscono, in una rievocazione dove le note della nostalgia si intrecciano a quelle dell'attualità, una vicenda umana che trae il suo interesse dalla varietà e dalla lunghezza nel tempo delle esperienze vissute da Arfè, partendo dalla Somma prebellica, dove egli ebbe in suo padre il suo primo maestro di socialismo e dove si cementò la sua amicizia, durata per la vita, con Francesco De Martino. Le tappe successive sono la resistenza in Valtellina, la partecipazione alla lotta politica nella Napoli del dopoguerra, gli studi all'Istituto Croce, il trasferimento nella Firenze di Salvemini e di Calamandrei, di La Pira e di Don Milani, la direzione dell' "Avanti!", il lungo mandato parlamentare, italiano ed europeo, il ritorno a Napoli dopo quarant'anni.
Arricchiscono il volume vivaci ed interessanti testimonianze, raccolte dall'autore, tra le quali quelle di Aldo Aniasi, di Luciano Dalla Tana, di Vittorio Foa, di Antonio Giolitti, di Pietro Lezzi, di Antonio Lombardi, di Giorgio Napolitano, di Sandro Petriccione, di Ermanno Rea, di Rosa Russo Jervolino e dei redattori dell' "Avanti con cui collaborò Arfè.