Il dialogo che il libro presenta fra un comunista, giornalista all' "Unità" per una vita, e un dirigente del Partito Socialista
Italiano, si svolge attorno alle ragioni del silenzio che sembra negare al "sole dell'avvenire" un futuro. Il libro non dà risposte, registra la delusione di due militanti, specchio di una generazione e di un periodo della nostra storia. Ma è un pessimismo segnato dalla volontà di stimolare la discussione, in modo tale che il patrimonio di idee, speranze, sogni che il socialismo ha messo assieme mobilitando una folla di uomini e donne non vada disperso, seppellito dai giudizi frettolosi.