Collodi (1826-1890) è uno degli autori italiani più famosi nel mondo, ma a torto viene ritenuto uno scrittore per ragazzi. Fu invece un combattente risorgimentale e brillante giornalista impegnato politicamente. Nella descrizione della società politica del tempo utilizza la sua vena di toscano scettico ottenendo risultati piacevolissimi che non hanno perso freschezza, vivacità e paradossalmente attualità; basta rileggersi lo spassoso dialogo dedicato alla formazione di un nuovo partito La lega o la descrizione delle sedute della Camera e dell’attività dei parlamentari: “Se descrive una seduta alla Camera o tratteggia brillantemente il deputato assente o rifà i discorsi degli impiegati statali invidiosi l’uno dell’altro, scoprendo i retroscena di allora, o affida ad un’adunata di toponi di fogna il compito di parodiare le camere di consiglio degli uomini, o lamenta burlescamente il gravame intollerabile delle tasse, egli non
lo fa mai con animo velenoso…lo fa con simpatia per la nostra pochezza…” “libro gustosissimo” (Il Giornale) "…una scelta del "meglio" degli scritti giornalistici di Carlo Collodi, autore italiano tra i più famosi del mondo.." (Secolo d'Italia)