Dopo le discussioni al summit della Nato di questa settimana, anche se svogliatamente è emerso un consenso a favore dell’allargamento della Alleanza oltre i confini europei. Si tratta di una vittoria del Presidente americano, George W. Bush, che ha tenacemente premuto per arrivare ad un maggiore impegno della NATO nelle aree di crisi ovunque esse siano nel mondo. Tuttavia le divisioni che si sono registrate ben presto potrebbero definire i limiti della missione che la NATO dovrebbe assumere secondo Bush, soprattutto da parte europea dove è crescente il peso della missione in Afghanistan e dove si cerca di rimettere a fuoco il ruolo tradizionale della Nato come strumento per la sicurezza.
Nel suo discorso di mercoledì, invece, il Presidente USA a illustrato la sua visione sulla NATO in modo del tutto differente sottolineando come le missioni in Afghanistan e in Darfur abbiano cambiato la natura dell’ Alleanza: “Vedete – ha detto Bush – La NATO non può restare a lungo un’alleanza statica finalizzata a difendere l’Europa dai tank dell’Unione Sovietica. E’ ora un’alleanza di spedizione che invia lesue forze per il mondo per aiutaremilioni di persone ad avere un futuro assicurato nella libertà e nella pace
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