PRESIDENZA MERKEL. MENO TASSE ALLE IMPRESE (E MERCATO UNICO UE-USA)
L'obiettivo è di ridurre entro il 2012 il fardello normativo che grava sulle imprese europee del 25%. Certo, le imprese ne gioirebbero. Ma a farne le spese sarebbero i governi nazionali che, come l'Italia, addossano all'Europa la responsabilità di scelte di politica economica che non hanno il coraggio di assumere su di sé
"L'iniziativa della Cancelliera tedesca Angela Merkel, presidente di turno dell'Unione Europea, di proporre al Governo americano la nascita di un mercato libero comune tra Europa e Stati Uniti, peraltro gia' anticipata nei mesi scorsi dalla stessa Merkel, e' una buona notizia per chi ha a cuore la diffusione la diffusione dei principi liberali, anche in economia, da entrambi i lati dell'Atlantico.Una proposta, questa, che rappresenta ormai una necessita' storica vista, non solo l'enorme entita' degli scambi commerciali tra Europa e Stati Uniti, ma anche la necessita' di rilanciare lo sviluppo del libero mercato in tutto il mondo, a seguito del fallimento dell'ultimo round negoziale del WTO, determinato anche da resistenze protezioniste di Europa e Stati Uniti.
Dopo decenni di stretta cooperazione transatlantica sui temi della difesa e della sicurezza all'interno della NATO, Europa e Stati Uniti si trovano oggi di fronte alla necessita' storica di ampliare questa alleanza anche ai propri sistemi economici, ma soprattutto a quelli istituzionali e politici, quale unica risposta adeguata per rispondere alle sfide rappresentate, non solo dalla globalizzazione economica, ma anche dall'emersione di nuovi protagonisti sulla scena geopolitica mondiale, a partire dalla Cina all'India, ma anche del Brasile.
Per questo il progetto degli Stati Uniti D'Europa e d'America lanciato dal Partito Radicale Transnazionale, e' ad oggi l'unica proposta sufficientemente ambiziosa in grado di affrontare le sfide che hanno davanti sia Washington che Bruxelles, ma anche Instanbul e Gerusalemme, e puo' trovare un'occasione di rilancio, proprio a partire dalla proposta della Merkel.
In questo contesto, occorre quindi che l'Italia sostenga a pieno la proposta tedesca, sapendone pero' cogliere l'ambizione politica piu' ampia.
L'Italia proponga di riaprire il dibattito sul processo costituzionale e federalista europeo, che sembra ormai bloccato, non tanto nella prospettiva della difesa dei confini e dell'identita' europea, ma allargandolo al coinvolgimento politico e istituzionale anche degli Stati Uniti, verso la creazione degli Stati Uniti d'Europa e d'America, quale migliore risposta al riemergere dei nazionalismi e “dell'Europa delle Patrie” che si va diffondendo in tutto il nostro continente".
(Matteo Mecacci è rappresentante all'ONU del Partito radicale transnazionale)