Dopo i risultati dell'Iowa, l'attenzione si sposta già alle primarie dell'8 gennaio nel New Hampshire. La febbrile attesa dei candidati
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Barack Obama, come dai pronostici della vigilia, ha vinto i caucuses democratici dell'Iowa con oltre il 37% dei consensi, distanziando di circa 8 punti percentuali John Edwards, secondo, ed Hillary Clinton, terza. Nel campo repubblicano Mike Huckabee ha inflitto una dura sconfitta a Mitt Romney, staccandolo di circa 9 punti. Una battuta d'arresto significativa sia per la front-runner democratica, che rimane peraltro favorita nella corsa alla nomination, sia per Romney, che aveva investito considerevoli risorse politiche ed economiche in questo primo appuntamento. Fra i democratici, Obama ha scongiurato il temuto “Effetto Dean” ed ha vinto largamente come da pronostico, mentre l'insonne John Edwards ha beffato Hillary Clinton per il secondo posto, rimanendo in corsa come terzo incomodo. I tre hanno conquistato il 97% delle preferenze, lasciando le briciole ai candidati minori del partito. Lo spirito bipartisan di Obama ha per ora avuto la meglio sulla competenza/esperienza della Clinton e sul populismo di sinistra di Edwards. Hillary Clinton si è dichiarata pronta a riprendere la lotta in New Hampshire, dove una sua ulteriore sconfitta avrebbe ripercussioni di ben altra portata, mentre Obama ed Edwards tentano di cavalcare il loro parziale successo, interpretando il voto dell'Iowa come il segnale di una volontà di rinnovamento nell'elettorato americano.
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