Intervista ad Elisa Giunchi, Docente di Storia ed istituzioni dei paesi islamici presso la Facoltą di Scienze Politiche, Universitą degli studi di Milano
Dalle urne sono usciti vittoriosi gli eredi di Benazir Bhutto e l'ex premier Nawaz Sharif. Partito del Popolo Pakistano e Lega Musulmana Pakistana si apprestano a governare insieme. Qual č la natura politica delle due formazioni, quanto sono compatibili fra loro e quale sarą la loro capacitą di garantire al Paese un governo coeso?
Se PPP e PML-N riusciranno ad allearsi ai partiti minori e ad attirare gli indipendenti, che hanno ottenuto molti voti, conseguiranno il controllo dell'assemblea nazionale e potranno, in teoria, mettere sotto accusa il presidente o per lo meno ridimensionare i suoi poteri. Ma bisogna vedere se i due principali partiti sapranno accordarsi su questo punto. Un'altra incognita č la reazione dell'esercito ad un'eventuale mossa volta a ridimensionare i poteri del presidente, che a lungo ha rappresentato gli interessi delle forze armate.
Diminuirą il condizionamento religioso nella societą pakistana?
La nuova coalizione continuerą a collaborare con gli Stati Uniti, ma č impossibile prevedere quale tipo di approccio adotterą in merito alla guerra al terrorismo e in particolare quali elementi di collusione esisteranno tra il governo ed elementi islamisti. Nč il PPP nč la PML-N in questo settore hanno dato buona prova di sč in passato.
Esiste la possibilitą che l'arsenale atomico nazionale possa cadere nelle mani di frange radicali?