Nel ricco panorama storiografico sull’antifascismo, mancava ancora uno studio organico sull’opposizione anarchica negli anni del regime. Attraverso una capillare ricerca sulla documentazione dell’Archivio Centrale di Stato e una minuziosa indagine della stampa, il libro di Fabrizio Giulietti viene ora a colmare questa lacuna ricostruendo le varie tappe che hanno scandito la mobilitazione anarchica contro la dittatura mussoliniana: dai tanti episodi di antifascismo “esistenziale” ai progetti per attentare la vita del Duce; dall’attivitŕ sovversiva in Italia agli sforzi di riorganizzazione compiuti in terra d’esilio; dalla partecipazione alla guerra civile in Spagna al contributo profuso alla resistenza armata nel 1943.45, la battaglia antifascista degli anarchici italiani non conosce pausa. Da questo profondo lavoro di scavo emerge un quadro ampio e dettagliato dell'opposizione irriducibile di tanti militanti anarchici che il carcere, il confino, l'esilio e persino le condanne a morte non riescono a piegare, tanto da renderli agli occhi della polizia del regime i piů pericolosi nemici di Mussolini. La fede nell'idea anarchica e la forza dei legami internazionali che compongono una fitta rete di solidarietŕ estesa in tutti i paesi del mondo, rappresentano un elemento caratterizzante del movimento anarchico, malgrado le divisioni e le contrapposizioni interne esplose aspre nei tormentati anni tra le due guerre mondiali, quando il precipitare degli eventi pone l'antifascismo di fronte a scelte drammatiche.