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L'"affaire Tobagi" un "giallo politico"

di Piero V. Scorti
Editore: Collana Koinè (saggi)
Prezzo: 10,00 €

Il “caso Tobagi” rappresenta uno degli episodi di terrorismo più inquitanti del nostro Paese. Si tratta di un “affaire” politico-giudiziario di cui alcune verità, quelle con più netta connotazione politica, i vari processi non sono riusciti a sciogliere. Certo la politica non deve entrare nelle aule giudiziarie. Guai se fosse il contrario.

Però il problema, sempre su un piano politico, è aperto.

Quando si celebrò il processo di primo grado, in primo luogo i socialisti di Craxi, ma alcune personalità del mondo culturale e politico, assunsero una posizione fortemente critica e intransigente. Fu un periodo di forti contrasti, anche con certi settori della magistratura, contrasti dovuti, in massima parte, agli animi fortemente esacerbati. Ci fu esagerazione da entrambi le parti e ne nacquero iniziative corrispondenti.

Ma c'è un dato positivo. Che quegli stessi casi, quegli stessi interrogativi senza risposta, oggi possono essere affrontati con animo più sereno e imparziale. E questo vale anche per il “caso Tobagi”.

Allora, al tempo del processo di primo grado, già si è detto, i socialisti in prima linea, assunsero una posizione fortemente intransigente. Una posizione che venne, per massima parte fraintesa.

Infatti, non intendevano, per quanto hanno chiarito, alcuni esponenti anche di primo grado, già si è detto, i socialisti in prima linea, assunsero una posizione fortemente intransigente. Una posizione che venne, per massima parte, fraintesa.

Infatti, non intendevano, per quanto hanno chiarito, alcuni esponenti anche di primo piano, mettere “sotto accusa” nessun settore della magistratura, proprio perchè, lo ripetiamo, i quesiti irrisolti del “caso Tobagi” erano e sono soprattutto di natura politica. E la cosa vale, in buona parte, per il “caso Moro”.

Ciò che non emerge nelle aule giudiziarie allora, può essere ricercato oggi con animo più sereno e disinteressato.

Comunque sia, non vi è dubbio che alcuni degli interrogativi del “caso Tobagi”, e nessuno può negarlo, sono rimasti aperti. Il libro di Scorti, ovvero le pagine a seguire, riaprono quegli interrogativi, che mi auguro, con serenità d'animo possano trovare una adeguata risposta. Quale essa sia.