Sistema proporzionale o sistema maggioritario, la questione è sempre aperta. Furono proporzionalisti, con motivazioni diverse, Engels, Jaurés, Kelsen, Kautsky, Sturzo, Togliatti, Turati;
ed in generale del proporzionalismo fece una bandiera la sinistra antifascista, basti ricordare
Gobetti: “Il loro istinto di padroni guida assai precisamente i fascisti nella lotta contro
la proporzionale. Ora codesti padroni sono tanto più curiosi in quanto ci vogliono presentare i loro stratagemmi di volgare restaurazione come scoperte futuriste”. Maggioritaria fu invece tradizionalmente la destra: “Tra le molte concezioni della rappresentanza oscillanti tra il
diritto personale ed il diritto collettivo, una sola cosa va rigidamente affermata: che la massa dei cittadini – diceva Mussolini – intende che l’Assemblea eletta sia la più capace a costituire un Governo, nella sua più alta, ma anche più concreta significazione di istituto atto a risolvere nel modo più rapido, fermo e univoco tutte le molteplici questioni che nell’azione quotidiana
si presentano, non impacciato da preventive compromissioni, non impedito da divieti insormontabili, non soffocato da dissidi, non viziato nella origine da differenze ingenite di tendenze e di indirizzi.” Il libro guida il lettore tra storia e cronaca nei misteri dei sistemi elettorali. “un saggio che non lascia incertezze” (Il Giornale) “un’analisi approfondita” (La gazzetta di Parma)