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Russia’s Involvement in the Tallinn Disturbances
A Compact Overview Compiled by the RKK (ICDS)

Editore: International Centre for Defence Studies


(pagina 3)

... Il coinvolgimento diretto dell’Ambasciata della Federazione russa

Ci sono fondati sospetti che l’Ambasciata della Federazione russa a Tallinn, la capitale dell’Estonia, abbia supportato direttamente frange di estremisti locali nell’organizzazione della sommossa. Secondo la Polizia estone, nelle settimane precedenti gli scontri, un alto consulente dell’Ambasciata russa,  Sergei Overtshenko, avrebbe ripetutamente incontrato ai Giardini Botanici di Tallinn, il leader dei “Night Patrol”, Dmitri Linter, accusato di essere il principale responsabile degli scontri. (Postimees, 25 aprile 2007)

Analogamente, risulta che Andrei Zarenkov, leader estone del Partito della Costituzione, tra i più attivi difensori della statua del memoriale Tonismae, abbia incontrato il 18 aprile 2006 Vadim Vassilyev, Primo Segretario dell’Ambasciata russa. Lo stesso giorno, Zarenkov annunciava che la leadership del Constitution Party aveva deciso di arruolare bande di agitatori volontari, col compito di scoraggiare militari e polizia estone dall’intervenire negli scontri perché tale intervento sarebbe stato giudico inaccettabile (Baltic News Service, 18 aprile 2007; Postimees, 25 aprile 2007).

 

L’attività dei Movimenti giovanili russi

È ampiamente risaputo che le organizzazioni giovanili, in primis il movimento Nashi, che per una settimana (27 aprile- 1 maggio) hanno tenuto il blocco dell’area attorno all’Ambasciata della Repubblica d’Estonia a Mosca, sono legate al Cremlino.

Parecchi elementi suggeriscono di ritenere che l’accerchiamento dell’Ambasciata, ufficialmente proibito dalla legge russa, sia in realtà stato sostenuto dalle autorità, un fatto inconsueto per una normale protesta giovanile.

I partecipanti al picchetto avevano a disposizione un autobus per la preparazione del cibo, oltre trenta tende identiche, moderni distribitori d’acqua, adeguati strumenti sonori, striscioni di fattura raffinata che venivano sostituiti ogni giorno con dei nuovi (Eesti Päevaleht, 2 maggio 2007). Gli spazzini moscoviti provvedevano alla pulizia della zona. Autobus a noleggio traportavano a Mosca manifestanti dalle più remote regioni della Russia

Secondo Eesti Päevaleht, sarebbero arrivati rinforzi persino dalla Mordovia.

La polizia russa, che ha il compito di garantire la sicurezza ed assicurare condizioni di lavoro normali al personale dell’Ambasciata, non ha svolto il proprio lavoro in maniera adeguata, intervenendo solo sporadicamente. 

In più occasioni, i manifestatnti sono stati allontanati per permettre alle auto degli ufficiali dell’Ambasciata di entrare e uscire, ma non sempre. Il 27 aprile, l’Ambasciatore Marina Kaljurand è stata costretta a rientrare in Ambasciata dopo aver cercato invano di uscirne.

Più volte gli occupanti hanno impedito l’ingresso agli ospiti dell’Ambasciata, senza che la polizia facesse nulla per impedirlo.

Il 29 maggio, Jaanus Piirsalu, redattore di Eesti Päevaleht, riesce a guadagnarsi a spallate l’ingresso in Ambasciata, mentre il Vice-Console Silver Laanemäe, lo stesso giorno, non viene costretto ad allontanarsi dall’Ambasciata dove, invano, aveva cercato di entare (da una conversazione con il personale dell’Ambasciata).

Ma tra gli episodi avvenuti in questa lunga settimana a Mosca, i più gravi sono stati l’aggressione all’Ambasciatore Marina Kaljurand, in occasione di una conferenza stampa organizzata, il 2 maggio, nella sede del quotidiano Arguments and Facts, e i colpi di pistola sparati contro le finestre dell’Ambasciata la notte del 3 maggio. In nessuno dei due casi la polizia moscovita ha avuto la capacità o la volontà di impedirli.

Il fatto che il blocco dell’Ambasciata sia avvenuto con l’approvazione delle autorità russe, è provato dal modo in cui ne è stata decisa la sospensione. Il Ministro degli Esteri russo, nel corso di una conversazione telefonica con la controparte tedesca, il Ministro Frank-Walter Steinmeier, avrebbe infatti assicurato l’intervento della polizia, solo quando si fosse realizzata una condizione, l’allontanamento da Mosca dell’Ambasciatore est...



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