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Russia’s Involvement in the Tallinn Disturbances
A Compact Overview Compiled by the RKK (ICDS)

Editore: International Centre for Defence Studies


(pagina 6)

... venivano via via raccontati. Bande giovanili scatenate in atti di puro vandalismo venivano definite “dimostranti pacifici”, mentre le immagini delle devastazioni sono state accuratamente censurate. 

Vengono al contrario fabbricate notizie sulla brutalità della polizia mentre, a proposito della nuova collocazione del Soldato di Bronzo, viene detto che l’intenzione delle autorità estoni è di ridurlo in pezzi. Molti media russi hanno inoltre sostenuto che Dmitri Ganin, l’uomo ucciso durante gli scontri, sarebbe stato colpito a morte in uno scontro con la polizia mentre, col proprio corpo, difendeva il Soldato di Bronzo. Peccato non sia stato aggiunto che il colpo potrebbe non essere partito dalla polizia, dal momento che la polizia non era in possesso di quel tipo di arma. Né è stato detto che lo sfortunato incidente avviene a Tatari Street, circa 500 metri più in là della statua, e prima che le unità di polizia arrivassero sul luogo. Cronache false sono state diffuse anche a proposito del presunto ritardo nell’arrivo dei soccorsi.

 

Pressioni economiche

La Russia ha cominciato anche ad esercitare sull’Estonia pressioni economiche che attualmente ricadono soprattutto sulle aziende di trasporto, come la Compagnia Ferroviaria estone, il Porto di Tallinn, il Porto di Sillamäe, il Porto di Paldiski e le aziende che vi operano, tra cui Coal Terminal, DBT, Alexela, Pakterminal, Eurodek, Stivis, Petromax, and E.O.S..

Secondo Andrus Kuusmann, Presidente dell’Associazione dei Trasporti, dai primi di maggio c’è stata una diminuzione del 60% nel traffico merci proveniente dalla Russia, e il blocco totale nel trasporto di carbone e fertilizzante, oltre ad una riduzione del 50% nel carico di prodotti petroliferi (solo la raffineria di Krishi, nella Russia orientale, continua ad inviare navi in Estonia – Memorandum ufficiale dell’Associazione del Trasporto estone al Governo, 7 maggio 2007).

Il 3 maggio, la russa  October Railway notifica alla GoRail, una società che fornisce trasporto internazionale passeggeri, la decisione di chiudere la linea Tallinn-San Pietroburgo.

Lo stesso giorno, all’azienda alimentare Kalev viene notificata la cancellazione di tutti i contratti di vendita stipulati con la Russia. Il mercato russo, per la Kalev, rappresentava il 7-8% del fatturato.

Molte aziende operanti in Estonia (come Spacecom e Transgroup Invest) annunciano, che per mantenere le relazioni con la Russia, avrebbero trasferito la propria sede in un paese terzo.

Nei pressi del checkpoint al confine con Ivangorod, membri del Nashi tentano di bloccare i camion con targa estone, per intimidire gli autisti e condizionare il transito delle merci.

Venerdì, la russa Akron, un’azienda che produce fertilizzanti, annuncia la sospensione degli investimenti in Estonia, motivandola con la rimozione del monumento al milite dell’Armata Rossa dal centro di Tallinn (Baltic News Service, 4 maggio 2007).      

Rispetto alla fornitura di carne e prodotti caseari, vengono diramate notizie contraddittorie. Secondo le informazioni in possesso della Nõo, un’azienda di specializzata nrl packaging delle carni, le catene di distribuzione russe hanno ricevuto una lettera dalla locale autorità veterinaria in cui si vieta la vendita di carne estone (Baltic News Service, 4 maggio 2007), mentre l’Ispettorato estone per il controllo veterinario e alimentare conferma di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulla presunta non conformità dei prodotti estoni agli standard russi, e che pertanto i prodotti estoni continuano il loro viaggio verso la Russia.



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