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SCHROEDER E PUTIN, LEGAMI NON COINCIDENZE


Editore: Critica Sociale


(pagina 2)

... lle intenzioni di Gazprom:

Direttore della compagnia chesarà diretta da Schroeder è attualmente Matthias Warnig, ex ufficiale dellapolizia segreta della Germania Est (STASI) che attualmente presiede la DresdnerBank ZAO, una sezione russa della GermanBank. Un articolo pubblicato 10 mesi fa sul Wall Street Journal, citando alcuni vecchi colleghi di Putin e Warnig,sosteneva che Warnig avesse aiutato Putin a reclutare spie in Occidente mentrel’attuale presidente russo lavorava per il KGB in Germania Est negli anniottanta. Il medesimo articolo riportava la dichiarazione di un portavoce delCremlino che smentiva il fatto che i due uomini si conoscessero ai tempi delKGB e della STASI.

Di più: la compagnia in questioneha il proprio quartier generale a Zug, Svizzera, una città conosciuta come unparadiso fiscale, spesso associato in passato ad aziende guidate dalle “locustecapitaliste” allora invise al Partito Socialdemocratico guidato da Schroeder

Il Neue Zurcher Zeitung, il principale giornale elvetico, ha investigato suun avvocato svizzero che è l’unico membro del board amministrativo dellacompagnia di Schroeder. Si è scoperto come il personaggio in questionelavorasse per un’azienda svizzera e, secondo documenti della STASI, passassedati elettronici sensibili per l’Occidente alla Germania Est negli anniottanta.

Il quadro generale èdesolante!  Pochi giorni prima delleelezioni del settembre 2005 che lo avrebbero estromesso dal potere, Schroederfirmò l’accordo che, bypassando le filo-occidentali Polonia e Ucraina,prevedeva un condotto che portasse il gas dalla Russia alla Germania tramite ilMar Baltico. Poche settimane dopo Schroeder accettava il suo nuovo incaricoalla Gazprom.

Tutto ciò è stato descritto daSiim Kallas, Commissario Europeo per la Verifica e la Prevenzione delle Frodi,come un vulnus all’integrità della Germania. “Se i parametri di comportamentostabiliti dalla Commissione Europea fossero stati applicati” ha detto“Schroeder non avrebbe potuto accettare l’incarico”.

A Washington, dove Schroeder haben pochi ammiratori, un funzionario che ha preferito rimanere in incognito hachiosato malignamente: “spregevole, ma prevedibile”.

Se gli americani continuerannoovviamente a mantenere le relazioni con Putin, in quanto rappresentante di unpaese fondamentale per gli equilibri internazionali, Schroeder dovrà spiegarela sua collaborazione con un ambiente compromesso con la ex nomenclatura delKGB ed al servizio della politica intimidatoria russa nei confronti dei suoivicini.

Tutto sommato, Schroeder rischiadi vedere precocemente interrotta la carriera da intermediario internazionaleche vorrebbe intraprendere. I paesi dell’Europa Orientale non si fidano di lui,mentre gli occidentali non paiono scandalizzarsi più di tanto delle sue nuovefrequentazioni professionali.

Nel caso, per una volta, fossecolto da un momento di contrizione e rinunciasse al suo nuovo lavoro, Schroederavrebbe comunque pronta l’alternativa, essendo diventato consulente della Ringier, una casa editrice svizzera.

A parte l’ironia, per rimanere aifatti, Cicero, la rivista politica editadalla Ringier, riporta in unsondaggio commissionato nell’Agosto 2005 che solo l’1% degli intervistatiriteneva Schroeder il cancelliere più importante del dopoguerra. Nessuno hafatto peggio.



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