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... i fatti sono riportati chiaramente (ma non tutti: in particolare, connivenza e supporto sociale alla criminalità sembrano non interessare molto il nostro, come poco lo interessano la relazione di mutuo sostegno fra spesa pubblica e criminalità organizzata); lo stile di scrittura avvince; i particolari truculenti e/o sorprendenti non mancano. Ma l'analisi e soprattutto il messaggio finale, non solo sono completamente sbagliati: sono pericolosi. Perché? Per la semplice ragione che, documentando l'ovvio fatto che la Camorra ed il crimine organizzato in generale sono strutturati come aziende e rispondono a logiche di massimizzazione del profitto - a che altro dovrebbero rispondere? - il nostro arriva alla beota conclusione che anche la Camorra, ed il crimine organizzato in generale, altro non sono che il naturale prodotto del sistema di mercato, del capitalismo, del capitale finanziario che cerca nuove fonti di profitto (a fronte della famosa ed ineluttabile caduta del famoso tasso di ...) e via dicendo cretinate. Soprattutto, il nostro intellettuale campano, in sintonia con la stragrande maggioranza delle elites economico-intellettuali meridionali, non si pone mai la domanda vera: PERCHÈ A NAPOLI E NON A MANTOVA? Perché a Napoli, o a Palermo, il capitale cerca di far soldi con l'eroina e la prostituzione, con gli appalti pubblici truccati e con il pizzo, mentre a Mantova lo fa con i tortelloni alla zucca, a Vigevano con le scarpe, a San Cassiano con il turismo e a Palo Alto con i programmi di software?
Non farsi queste domande corrisponde a tradimento intellettuale. Non farsi queste domande è funzionale a sostenere la grande menzogna nazionale su cui la Casta ha costruito ed alimentato il proprio regime dal dopoguerra in poi.
Qualcuno, raramente, queste domande se le fa. Le profonde differenze fra Nord e Sud d'Italia - quando non le si interpreta alla Saviano come il risultato di un "complotto" dei capitalisti veneto-lombardi a scapito dei cafoni lucano-campani, derubati di non si capisce che cosa visto che non pagano le tasse e vengono sussidiati a ritmo di tarantella - vengono allora attribuite a una specie di "stato di natura", contro il quale nulla si può. Lo stato di natura è regolarmente composto di due cose: nel Nord c'è l'industria privata grande ed efficiente (che "per forza" è più produttiva, crea lavoro, evade meno, segue le regole del gioco, delinque meno, eccetera) e nel Sud c'è l'agricoltura (ma dove?) e la criminalità organizzata (che crea un costo aggiuntivo e perdippiù inquina l'ambiente sociale, favorisce l'evasione, fa paura un po' a tutti). In questa descrizione dei fatti ci si scorda che al Sud ci sono anche l'impiego pubblico, i sussidi alle imprese ed i trasferimenti alle famiglie, ma fa niente.
Questi argomenti non solo non tengono storicamente - la grande industria al Nord non c'era sempre e, comunque, oramai non c'è quasi più; c'è più agricoltura al Nord che al Sud; la criminalità organizzata avrebbe potuto esserci anche al Nord, non è che i nordici siano santi - ma sono logicamente incoerenti. Sono incoerenti perché sia l'evasione fiscale, che la struttura industriale, che la criminalità organizzata, che il comportamento dei pubblici amministratori sono scelte che la gente fa tenendo conto del contesto in cui si trova (scelte di equilibrio, diremmo noi economisti); scelte della gente del Sud, in questo caso. L'economia dissestata ed inefficiente, l'incapacità imprenditoriale, la propensione truffaldina, l'abbondare di avvocati e dipendenti pubblici vagamente azzeccagarbuglieschi e con una scarsa tendenza a offrire servizi decenti, la poca propensione al lavoro ed al rischio in proprio, l'abbondante frequenza di comportamenti criminali o di omertà e compiacenza con i medesimi, queste ed altre cose sono SCELTE ENDOGENE di chi nel Sud ci vive. Esattamente come l'evasione fiscale e la corruzione nell'amministrazione pubblica, con le quali si compenetrano. Quindi la teoria dello stato di natura pre-esistente non spiega nulla.
Sarebbe tempo di riconoscere questo fatto, e cercare di capirlo. Se vogliamo mettiamoci pure anche l'effetto di rete, o l'imitazione di comportamenti viziosi/virtuosi, stile Putnam di un decennio e passa fa ("capitale sociale" ed altri imprecisi concetti di quel tipo vanno così di moda quando non si sa cosa dire, che oramai sembrano pure voler dire qualcosa). Ma rendiamoci conto che queste cose non sono una la causa dell'altra, sono tutte causate da qualcos'altro. Se qualcosa spiega la Puglia verso il Veneto (guardatevi lo stato dell'economia veneta attorno al 1940, e fate due confronti con quella pugliese o anche campana), o la Sicilia verso l'Irlanda (idem, e sono entrambe isole cattoliche e tradizionaliste), o di Bari verso Ravenna, dev'essere un aspetto differenziale, non può essere la stessa cosa che esiste al Nord. Alcune classiche magagne italiane vi sono sia a Nord che a Sud, ma la differenza di risultati è bestiale, quindi quelle magagne (molte delle quali discusse continuamente in questo sito) non possono essere la chiave del problema. Qualcosa d'altro lo è.
È il qualcosa d'altro che occorre individuare, e pubblicamente dibattere. Chiedersi cosa causa l'evasione fiscale e la corruzione del settore pubblico nel Sud è una maniera di chiedersi che cosa causi le altre differenze con il Nord, inclusa la spazzatura che affoga Napoli e non Bologna. Di chiedersi, insomma, perché siamo davanti a due paesi divers...