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... tourage hanno impresso alla campagna elettorale. Da quando ha vinto in Iowa Barack Obama è diventato un ostacolo concreto alle possibilità dei
comeback kids di tornare alla Casa Bianca. Ed allora la macchina da guerra elettorale di Hillary Clinton è entrata in azione. In alcuni casi, esagerando.
Il 19 gennaio sono in previsione i caucuses del Nevada. Ebbene, si è venuto a sapere che l'Unione degli insegnanti del Nevada, di simpatie clintoniane, starebbe ostacolando la predisposizione di caucuses nella zona di
Las Vegas Strip (il viale dei casinò), dove si registrerebbe un predominio di Obama. Ancora, Robert Johnson, fondatore
della Black Entertainment Television e grande sostenitore dei Clinton, ha velatamente accusato Obama di aver fatto uso in passato di cocaina, “se ne andava in giro a fare…non dico cosa”, mentre Hillary si batteva per i diritti della gente di colore. Bill Clinton si è lasciato andare a battute forse un poco sprezzanti nei confronti del senatore dell'Illinois. Infine, la stessa Hillary nei giorni scorsi ha duramente rimproverato ad Obama il fatto di aver inserito la questione razziale nella campagna elettorale al fine di avvantaggiarsi. Peccato che la senatrice di New York non abbia esitato ad invocare la sua appartenenza di genere per recuperare voti dopo la batosta dell'Iowa.
Insomma, forse i Clinton stanno calcando troppo la mano e sarebbe il caso che si fermassero ed inducessero anche i loro collaboratori, sponsor e sostenitori a non spingersi troppo in là. La battaglia per la nomination democratica sarà dura ed andrà combattuta con tenacia, ma un eccessivo ricorso ai colpi bassi ed alle battute al vetriolo rischia di spingere Hillary e Bill, i due campioni del
politically correct baciato dalla crescita economica dei
ruggenti anni Novanta, lungo la strada percorsa con successo da quel maestro dell'attacco personale che fu Richard Nixon.
http://thecaucus.blogs.nytimes.com/2008/01/14/the-clintons-and-history/?ex=1200978000&en=6c068f4da596efc6&ei=5070&emc=eta1