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... sito serrato. I sondaggi sono significativi al riguardo: McCain conduce di misura su Giuliani, tallonato a sua volta da Romney ed Huckabee.
Per la prima volta quest'anno saranno primarie chiuse agli indipendenti, che sono stati sin qui la forza di McCain, ed assegneranno 57 delegati al candidato vittorioso, nessuno a tutti gli altri.
Winner take all, chi vince prende tutto. Si tratta di un'occasione importante per molti. Giuliani deve rilanciarsi dopo una serie di risultati oltremodo miseri, altrimenti potrebbe uscire di scena, come peraltro medita di fare Fred Thompson. McCain vuole liberarsi di Giuliani. Romney cerca il colpaccio in uno Stato dove corre come outsider. Huckabee ha bisogno disperatamente di dimostrare che l'Iowa non è stata un'inebriante eccezione. Tutti i candidati superstiti hanno dunque un motivo per impegnarsi in Florida, nessuno potrà nascondersi o sottostimare l'evento.
Il veleno, infatti, già scorre a fiumi, soprattutto tra McCain e Giuliani. L'ex sindaco di New York attacca: “Sono il più credibile in lizza se si parla di riduzione delle tasse. Quando il presidente Bush propose dei tagli fiscali, mi pare che John si sia opposto schierandosi con i democratici.” McCain ribatte: “sostenevo i tagli fiscali mentre Giuliani appoggiava la candidatura di Mario Cuomo (democratico) contro George Pataki (repubblicano)”. Il riferimento è alle elezioni per lo Stato di New York del 1994.
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/01/20/AR2008012002521_3.html?hpid=topnews