SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-13 marzo di Critica Sociale
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... Che fare, allora? Israele vive innegabilmente un momento di impasse, è sulla difensiva. La tattica migliore è l'attesa, il rafforzamento delle capacità difensive e lo sviluppo di mezzi offensivi che colpiscano in modo sempre più chirurgico il nemico ed evitino ulteriori sofferenze alla popolazione di Gaza. Popolazione che Hamas ha sinora strumentalizzato con successo contro Israele.
WALL STREET JOURNAL Tibet and the Olympics “Negli ultimi anni, il Tibet ha subito una crescente e brutale stretta repressiva”. Parole del Dalai Lama, pronunciate lo scorso lunedì in occasione delle celebrazioni dell'anniversario della sollevazione tibetana del 1950 contro il dominio cinese. A conferma delle parole del leader in esilio, lo stesso 10 marzo il governo cinese ha messo a tacere, con le cattive, la più vasta manifestazione di protesta verificatasi in Tibet dal 1989.Monaci e tibetani in esilio hanno protestato anche in Nepal ed India, e persino in Grecia, significativamente ad Olimpia. Per i dissidenti tibetani e per tutti coloro che sostengono la loro causa l'anno olimpico cinese rappresenta una vetrina da sfruttare. Le autorità di Pechino lo sanno e cercano di ostacolare ogni manifestazione di dissenso che possa intaccare l'immagine della Cina in un frangente così importante.Pechino teme in particolare che i tibetaniostacolino il passaggio della torcia olimpica sul monte Everest. Il valore simbolico di uno smacco del genere sarebbe notevole.
“In epoca di crescente preoccupazione per l'economia internazionale, la potente Germania continua una performance estremamente positiva. (…) Ma sul fronte politico, il contrasto non potrebbe essere più vistoso. (…) A destra l'Unione Cristiano-Democratica guidata da Angela Merkel, il Cancelliere tedesco, sta seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di allearsi con i verdi ad Amburgo. (…) La vera crisi, tuttavia, è a sinistra. Il Partito Social-democratico, partner del governo della Merkel a Berlino, si trova in uno stallo virtuale a causa della sua incapacità di decidere se cooperare con il partito della sinistra, in un'alleanza con l'ala radicale della Spd e i comunisti dell'ex Germania orientale.”
“Con una crisi economica che potrebbe determinare il prossimo anno una crescita inferiore a quella prevista da Darling e la continua riduzione degli stipendi nel settore pubblico, il prezzo politico che il Labour potrebbe pagare per aver fallito nel rispondere alle esigenze della sua base elettorale tradizionale sembra destinato a farsi più caro. Gli eterodossi del New Labour sostenevano che i voti della working-class sarebbero arrivati comunque, poiché non avrebbero potuto essere indirizzati altrove. (…) ma come sostiene Jon Cruddas, che ha corso per la vice-leadership del partito lo scorso anno, nel 2005 “quei voti non sono andati ai Tory ma ai nazionalisti, al Bnp, i Liberali ed a Resect, oppure sono rimasti a casa.” THE GUARDIAN A chancellor with much to be modest about di Michael White
“Nonostante le anticipazioni della vigilia, il primo budget di Alistair Darlingsi è rivelata un'occasione sorprendentemente pacifica. Non c'è motivo per allarmarsi, poiché l'uomo non è mai stato un parlamentare particolarmente brillante. Tuttavia, questa volta ...
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