“Se il Comitato olimpico internazionale persiste nel non esercitare su Pechino la pressione che è suo compito operare nell'ambito delle sue prerogative, il grande rischio è che i giochi olimpici del 2008 lascino nella storia un ricordo simile a quello dei Giochi di Berlino del 1936. Se la comunità internazionale non farà pressione da subito su Pechino perché interrompa la repressione e rispetti i diritti umani fondamentali, il boicottaggio potrà essere giustificato.”
Un reportage esclusivo del corrispondente dell'Economist, involontario testimone degli scontri scoppiati, nel cuore tibetano di Lhasa, tra monaci buddisti e polizia cinese. “La visita di The Economist – scrive il giornalista – è stata concessa prima che scoppiasse la protesta dei monaci, il 10 e 11 marzo; le autorità l'hanno comunque autorizzata per la data prevista, il 12 marzo, ritenendo evidentemente di avere il pieno controllo della situazione. Quello che è successo, invece, è che diverse tappe del previsto itinerario si sono trasformate in scenario di scontro. La notte della vigilia delle manifestazioni – continua la testimonianza – un ufficiale del governo tibetano confidava al vostro corrispondente che Lhasa era tornata all'ordine dopo una protesta inscenata all'inizio della settimana da un centinaio di monaci dei monasteri vicini alla città. Ebbene, aveva torto marcio.”
“I Ministri dello Sport dell'Unione Europea si sono incontrati in Slovenia per uno di quei meeting programmati per discutere di quelle robe di cui discutono i ministri dello sport europei (…). Così, dopo un acceso dibattito con i ministri e dirigenti, Patrick Hickey, responsabile del Comitato Olimpico Europeo, ha testualmente dichiarato: “In nessun caso appoggeremo il boicottaggio. Su questo c'è l'unanimità al 100%.” (…) Naturalmente, sappiamo tutti che la Ue non alcuna intenzione di irritare i cinesi. Sono anche loro persone ragionevoli che credono sinceramente che lo sport debba essere tenuto al di fuori della politica – sebbene ciò significhi ignorare quale sia la motivazione principale per cui la Cina ospiterà questi benedetti giochi. Ma sarebbe stato così terribile istillare nei cinesi almeno la scintilla del dubbio, mentre i carri armati sfilano lungo Lhasa?”
“La previsione è che il governo continuerà a perseguire la strategia del cambiamento progressivo. Tuttavia, con la crisi economica alle porte, c'è il rischio che Sarkozy possa rinunciare a spingere fino in fondo su alcuni tra i più controversi aspetti del suo programma riformatore. La promessa del presidente di “rompere” con il passato è ancora lontana dall'essere realizzata.”
LE MONDE Angela Merkel et Israël “Davanti al Parlamento israeliano, la cancelliera ha trovato le parole per sottolineare la responsabilità eterna della Germania nella catastrofe morale della storia tedesca che fu la Shoah. Solo una manciata di deputati di destra si è rifiutata di assistere alla cerimonia. Ma anche la sinistra israeliana, come conferma l'...
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