La Russia sembra orientata a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti sulla crisi aperta dalla decisione – confermata giovedì dalla Repubblica Ceca a Washington – di installare il sistema di difesa missilistico nei due paesi dell'est europeo.
Un alto ufficiale russo – riferisce l'International Herald Tribune – afferma che l'accordo ipotizza una “cintura di sicurezza” attorno al sistema difensivo affinchè non possa essere usato contro Mosca, misura questa che potrebbe porre fine alla tensione tra Est ed Ovest.
“Credo che un accordo sia ormai raggiunto”, ha detto ieri Konstantin Kosachev il capo della commissione affari esteri della Duma.
Un accordo sul sistema missilistico, come parte di un nuovo “quadro strategico” che deve essere negoziato nel corso del summit di domenica nella località turistica di Sochi in Russia, potrebbe dare ad entrambe le parti lo spazio per ulteriori negoziati e svelenire le relazioni russo-americane prima dell'uscita di scena (?) di Vladimir Putin il prossimo 7 maggio.
Ieri il Segretario di Stato Usa, Condoleeza Rice, ha detto che Mosca ha in privato già espresso interesse rispetto alle misure proposte dagli Usa tese a rassicurare che il sistema missilistico non intende essere puntato verso la Russia. Ha quindi aggiunto che la casa Bianca spera che la Russia “voglia cogliere l'opportunità di esprimere il proprio punto di vista sull'utilità e l'importanza delle misure che gli Usa hanno voluto prendere”.
Il presidente Bush ha detto che il sistema è una difesa contro un potenziale attacco missilistico iraniano verso gli Stati Uniti. Mosca lo descrive invece come un tentativo di vanificare il proprio deterrente nucleare. Alti funzionari di entrambe le parti sostengono che questa divisione è il maggiore fattore di incomprensione tra est ed ovest.
Bush a Bucarest ha vinto due importanti opposizioni prima dell'incontro a Sochi con Putin e con il suo successore, Medvedev.
Al summit della Nato, gli Stati Uniti hanno alla fine ottenuto il sostegno per il sistema antimissilistico e formalizzato uno dei suoi due principali elementi, un accordo con il governo ceco per la costruzione sul suo territorio di un radar anti missile. L'altra metà del progetto, lo spiegamento in Polonia di 10 intercettatori progettati per abbattere i missili in arrivo deve essere ancora messo a punto con Varsavia.
Kosachev, un amico di Putin particolarmente vicino al pensiero del Cremlino, ha schematizzato la nuova posizione di Mosca: “Noi abbiamo un programma massimo – costruire assieme un sistema per difenderci tutti – e un programma minimo - garanzie tecnologiche che quel sistema non possa essere usato contro di noi”. E ha allo stesso tempo aggiunto che se un accordo è stato steso, Mosca vorrebbe cercare ancora nuovi negoziati che le diano una maggiore voce in capitolo sul sistema missilistico. Un ex alto ufficiale americano ha detto sempre all'IHT che l'accordo russo è complicato ed ha un costo per gli Usa, lasciando nel vago chi debba decidere se e quando l'Iran possa entrare in possesso di una tecnologia missilistica a media o lunga gittata.