Gordon Brown si accinge a giocare un brutto scherzo alle autorità cinesi, non partecipando alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino. L'annuncio viene dato mentre la protesta contro la repressione della Cina in Tibet, dopo aver bloccato il passaggio della torcia olimpica a Parigi e Londra, monta anche in California. Il Primo Ministro sarà presente a Pechino solo per la cerimonia di chiusura, in quanto leader del paese che ospiterà i prossimi Giochi Olimpici. A rappresentare la Gran Bretagna a Pechino, il prossimo agosto, ci sarà Tessa Jowell, il ministro delegato del dossier olimpico.
Se la politica è sempre una questione locale, il blocco della torcia olimpica dovrebbe essere il trionfo del governo cinese. Dopo tutto, è certo che la protesta contro il passaggio della fiamma olimpica a Londra, Parigi e San Francisco non farà che unire i cinesi. Le manifestazioni rafforzano piuttosto che indebolire il sostegno ad un governo impegnato a difendersi da quello che definisce un affronto all'orgoglio ed alla dignità della Cina. E lo stesso vale in caso di boicottaggio dei giochi, il prossimo agosto.
Una beffa. La fiaccola olimpica fantasma ha attraversato le strade di San Francisco, ma pochi se ne sono accorti. Le autorità hanno modificato in extremis il percorso dei tedofori, lasciando interdetti sia gli attivisti pro-Tibet sia i cinesi della città, la comunità più grande d'America. Il risultato è stato quantomeno grottesco. Mentre la torcia proseguiva in incognito, circondata da un cordone di sicurezza impenetrabile, ai manifestanti dell'una e dell'altra causa non è rimasto altro da fare che coprirsi d'insulti nella zona dell'Embarcadero. Alla fine della giornata, la fiaccola è giunta sana e salva all'aeroporto cittadino dove è stata imbarcata per l'Argentina, prossima tappa del suo decisamente inglorioso tour mondiale.
Dal 15 al 20 aprile, Benedetto XVI effettuerà la sua prima visita da Papa negli Stati Uniti. Erano tredici anni che un pontefice non si recava negli States ed è innegabile che si tratti di una visita quanto mai delicata, sia per il difficile momento che vive la Chiesa Cattolica in America in seguito ai noti scandali che l'hanno coinvolta, sia per le crisi finanziarie e di vocazioni spirituali che la colpiscono. La visita, che inizierà dalla Casa Bianca ed al cui programma sono stati aggiunti all'ultimo momento due brevi incontri con i leader della comunità ebraica, servirà all'opinione pubblica americana per approfondire la conoscenza di un pontefice che viene spesso percepito come un uomo duro ed intransigente a livello dottrinale. Il New York Times ha allestito un'apposita sezione del proprio sito web per discutere con i lettori dell'importante viaggio americano di Joseph Ratzinger.
La russa Gazprom, leader mondiale nella produzione di gas naturale, e l'italiana Eni stanno perfezionando un accordo che consentirà loro di pompare gas naturale libico, attraverso il Mediterraneo, verso l'Europa meridionale. L'accordo di massima è stato raggiunto la scorsa settimana, dopo un round di discussioni tenutosi a Novo-Ogaryovo, la residenza ufficiale dell'attuale presidente russo e futuro premier Vladimir Putin. Se l'ambizioso progetto andasse in porto, permetterebbe alla Federazione russa di diversificare ulteriormente le proprie risorse energetiche ma avrebbe delle controindicazioni spiacevoli per l'Europa, che vedrebbe aumentare la propria dipendenza energetica da Gazprom.
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