THE NEW YORK TIMES
Economy Ailing, Frustrated Italy Picks Berlusconi
Ian Fisher
Silvio Berlusconi sarà per la terza volta primo ministro. La vittoria del Partito del Popolo della Libertà (Pdl) è netta sia alla Camera che al Senato, ma non è chiaro se gli italiani, fiaccati da una stagnazione economica prolungata, abbiano scelto il candidato che più li ha convinti o quello che hanno ritenuto meno dannoso. Berlusconi governerà per cinque anni e presumibilmente non dovrebbe avere particolari problemi a gestire la sua maggioranza parlamentare, anche se alcuni osservatori ritengono che la Lega Nord possa costituire un fattore destabilizzante con le sue rivendicazioni federalistiche. Dati significativi, la grande affermazione della stessa Lega Nord, alleata del Pdl, e il crollo della Sinistra radicale. Per il Pd risultato interlocutorio, che contribuisce comunque a rimodellare in senso marcatamente bipartitico il quadro politico italiano, da sempre caratterizzato da un'estrema frammentazione. Una svolta, quella decisa da Walter Veltroni, che avvicina il Pd ai Democrats Usa
ed al laburismo inglese. Ad ogni modo, per la prima volta in sessantadue anni di storia repubblicana, né una forza socialista né una comunista sono rappresentate in Parlamento.
THE WASHINGTON POST
Berlusconi Poised For 3rd Term as Economy Stalls
Sarah Delaney
E così Silvio Berlusconi si appresta ad affrontare il suo terzo mandato come premier, dopo aver ottenuto il 47% dei consensi. Marc Lazar, professore presso il
Paris Institute of Political Studies nota che se Romano Prodi ha cercato di controllare il debito pubblico aumentando la pressione fiscale, Berlusconi ha promesso di ridurre le tasse e la gente gli ha dato credito, anche se il suo record di governo nel quinquennio 2001-2006 non è stato lusinghiero. Secondo Raffaele De Mucci, che insegna Scienza Politica all'Università Luiss di Roma, Berlusconi, preso poco sul serio in Europa, in questa campagna elettorale ha parlato con maggior moderazione che in passato dei problemi che angustiano il Paese: in primis crollo del potere d'acquisto e deficit infrastrutturale.
EL PAIS
La derecha barre en el Norte
M. Mora e L. Lucchini
Per la Lega Nord è un vero e proprio trionfo. Il partito federalista ed autonomista ha sfondato al Nord, conquistando il doppio dei consensi rispetto alla passata tornata elettorale. La Lega ha raccolto il risentimento del settentrione ricco del Paese che, scartata in partenza la proposta del Partito Democratico, ha preferito rivolgersi alla formazione di Umberto Bossi piuttosto che disperdere il proprio voto. I successi più eclatanti in Lombardia e nel Nord-Est. A votare Lega, il mondo operaio, furioso per l'erosione del proprio potere d'acquisto, e la media imprenditoria, stanca delle vessazioni fiscali di “Roma Ladrona”, diffidente verso i flussi migratori in entrata, per quanto utili per l'impiego di manodopera a basso costo, e preoccupata per l'aumento dell'insicurezza percepita. E' la vittoria del Nord dunque. La locomotiva economica del Paese vuole trattenere per sé una parte più cospicua della ricchezza prodotta e non sembra più intenzionata a piegarsi alle logiche della solidarietà nazionale.
EL MUNDO
Berlusconi anuncia que Franco Frattini será el ministro de Exteriores de su gobiernoOttenuta la vittoria, il primo ministro in pectore comincia a svelare dettagli sul nuovo esecutivo, che sarà di 12 membri, con quattro donne.
Franco Frattini, attuale commissario europeo della Giustizia, Sicurezza e Libertà, sarà ministro degli Esteri. Due ministeri avrà la Lega Nord, con Roberto Maroni che presumibilmente andrà al dicastero dell'Interno, incarico già ricoperto nel primo governo Berlusconi quattordici anni fa. Per Gianfranco Fini, l'eterno delfino del cavaliere, si profila la nomina a presidente della Camera Bassa.
FINANCIAL TIMES
Grasping victory
Silvio Berlusconi, imprenditore milionario nonché leader del centro-destra, è in testa secondo I risultati parziali, nella corsa per il terzo mandato come Primo Ministro.
LE FIGARO
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