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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-21 aprile

di Critica Sociale



(pagina 2)

... ome di un nuovo inizio che riporti il Psf nel mainstream del riformismo europeo, trasformandolo in una moderna forza di sinistra.

EL MUNDO
Más vidas que un gato
Luis Tejero

La stampa spagnola segue con grande partecipazione le vicende elettorali e post-elettorali italiane. In questi giorni, El Mundo dedica alle consultazioni e agli scenari post voto italici uno spazio riservato nel proprio sito web. Con maggior rilievo rispetto alla corsa per la Casa Bianca! Il giornale spagnolo approfondisce la figura del premier in pectore Silvio Berlusconi, sostenendo che le sue continue rielezioni in due decadi diversi sarebbero impensabili e stupefacenti in qualsiasi altro Paese sviluppato che non fosse l'Italia. Nel bel Paese, che ha viaggiato per tutto il secondo dopoguerra al ritmo di quasi un governo all'anno, il ritorno  dell'uomo che “si è fatto da solo” ed ha avuto l'ardire di paragonarsi a Napoleone, Churchill e Gesù Cristo non ha peraltro destato grande sorpresa.

THE MIDDLE EAST TIMES
Abbas turns to Russia for help
Sana Abdallah

Gli scontri e le tensioni a Gaza rimangono una realtà quotidiana senza soluzione di continuità ed il dialogo israelo-palestinese non progredisce sotto il patrocinio americano. Il presidente dell'Anp prende atto e si rivolge alla Russia. In visita a Mosca, Mahmud Abbas ha chiesto sostegno al Cremlino, auspicando un vertice nella capitale russa per rilanciare i negoziati, arenatisi dopo il vertice di Annapolis dello scorso mese di novembre. Forse Abbas sta cercando di smarcarsi da Washington per ammorbidire le critiche che gli stanno da mesi piovendo addosso in patria per aver accettato la mediazione americana, da sempre percepita dai palestinesi e dal mondo arabo come troppo filo-israeliana.

LE MONDE
Parler avec le Hamas

Jimmy Carter giudica utile l'apertura di un canale di discussione con Hamas. Gli Europei, che non hanno criticato la sua iniziativa, si interrogano. Boicottare Hamas, non equivale a spingerlo tra le braccia del regime iraniano, ben lieto di poter disporre di un nuovo alleato nel Vicino Oriente?

LE FIGARO
Les pièges du boycott

Montate dalla stampa e sostenute da Internet, le manifestazioni anti-francesi in Cina di questo week-end preoccupano Parigi, ma anche Pechino dove si  sa che ci vuole poco perché monti la febbre nazionalista.
Non è un bene per nessuno che la Francia assuma il ruolo di emissario della protesta, ed è questa la ragione dell'offensiva diplomatica che Parigi si accinge a compiere nei prossimi giorni, con la visita nella capitale cinese del presidente del Senato e del consigliere diplomatico del capo dello stato.


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