SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 14 maggio di Critica Sociale
(pagina 3)
... Gérard Bapt
Il deputato socialista nonché vice-presidente del Gruppo d'amicizia franco-libanese spiega a Le Figaro perché Parigi e Bruxelles devono rinnovare il dialogo con tutte le comunità libanesi. È evidente – sostiene Bapt – che la stabilizzazione non potrà fondarsi che su un compromesso politico i cui parametri sono stati definiti dalla Lega Araba e che riguardano l'elezione presidenziale, la composizione del governo e la legge elettorale.
Alla vigilia del viaggio di Gorge W. Bush in Medio Oriente la calma è tornata nelle strade di Beirut. Il presidente americano ha ammonito Iran e Siria che la comunità internazionale non accetterà che il Libano ricada sotto una nuova dominazione straniera e sosterrà l'esercito libanese. Bush accusa Hezbollah di “usare la violenza per costringere il governo ed il popolo libanese a subire la volontà dei suoi sponsor a Teheran e Damasco”. Hezbollah dichiara che “la disobbedienza civile terminerà solo quando il Primo Ministro, Fuad Sinora, darà le dimissioni e si riaprirà il tavolo negoziale.” Il leader del partito di governo, Saad Hariri, respinge l'ipotesi: “non ci trattiamo con la pistola puntata alla tempia” – ha dichiarato.Il Ministro degli Esteri britannico, David Miliband ha definito le azioni di Hezbollah “completamente inaccettabili” mentre il Principe Saud al-Faisal, Ministro degli Esteridell'Arabia Saudita, ha avvisato l'Iran sul rischio di “compromettere i rapporti con i paesi arabi, se la Repubblica islamica dovesse continuare a sostenere il colpo di stato in Libano”.Il Presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, fa sapere di non voler risponde “per rispetto del Re Abdullah". In Libano, intanto, Hezbollah accoglie la proposta della Lega Araba di inviare una propria delegazione ma ammonisce che accetterà il dialogo solo se si i mediatori si manterranno “neutrali” rispetto alle due parti.
“Neppure il nemico Israele ha mai osato di fare a Beirut quello che ha fatto Hezbollah” – ha lamentato Fouad Sinora. L'opinione politicamente corretta britannica, tuttavia, così pronta a levarsi indignata contro Israele, appare adesso particolarmente silenziosa. Perché? Dopotutto, Hezbollah è una delle organizzazioni più crudeli e clerico-fascisti che ci siano al mondo. Se il colpo di stato compiuto da Hezbollah non sortisce le stesse critiche animate dall'attacco compiuto da Israele nel 2006 è perché molti “progressisti” odiano Israele e la politica occidentale molto più quanto non amino il Libano.
Non è possibile sconfiggere Hamas né con una vasta operazione sul campo, né con un trattato di pace. Da quando ha assunto il controllo di Gaza, non si può sperare nulla più che una tregua. Non ci saranno né vincitori né vinti, ma entrambe le parti ne beneficeranno. Non c'è alternativa a questa strada e, purtroppo, è inutile sperare di poter negoziare il rilascio del soldato israeliano ancora nelle mani di Hamas, con il rilascio dei detenuti palestinesi.
Tony Blair, inviato speciale per lo sviluppo della Palestina, ha illustrato un piano di interventi per la West Bank. Alla vigilia della visita in Medio Oriente del Presidente americano, George W. Bush, Blair intende dimostrare i progressi sulla strada della pace israe...
Termini d'uso | Crediti | Registrazione Tribunale di Milano n°537 del 15/10/1994 - P.iva: 09155900153 - La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250