SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 16 maggio di Critica Sociale
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... i Obama, chiaramente, è di associare il più possibile la candidatura McCain all'impopolare amministrazione in carica. Trascinare Bush nella campagna elettorale sarebbe quanto di più desiderabile.
Lo Stato di Israele è stato creato per garantire la sicurezza del popolo ebraico. E tuttavia la paura continua ad essere un sentimento dominante tra la popolazione. Dal 1948, sono 1.636i civili uccisi in attentati terroristici e 22.437 i soldati che hanno perso la vita nei conflitti che si sono succeduti nel tempo.Dopo l'ultimo attentato contro la città di Ashkelon, colpita da razzi lanciati dalla striscia di Gaza, alcuni ministri israeliani invocano un'operazione militare contro Hamas.
Intanto, nel suo discorso alla Knesset, il Presidente americano, George W. Bush, ha invocato la lezione del nazismo per assicurare agli israeliani che il sostegno degli Stati Uniti non verrà mai meno e che, con gli americani, Israele può contare su « 307 milioni » di nemici di Hamas, Hezbollah e dell'Iran. Quanto a quest'ultimo, Bush ha dichiarato : « permettergli di dotarsi dell'arma nucleare, significherebbe tradire in maniera imperdonabile le generazioni future. »
Nel secondo giorno della sua visita di stato in Israele, George Bush si è pronunciato davanti alla Knesset. Dopo aver riaffermato l'attaccamento del suo paese allo Stato ebraico, il presidente americano ha espresso una visione idilliaca degli ultimi sessant'anni di storia in Medio Oriente, sessantanni che i Palestinesi chiamano"Nakba", catastrofe.
Non si deve abbassare la pressione sulla junta birmana. Il capo della diplomazia francese, Bernard Kouchner, ha avuto il merito di lanciare il dibattito sull'estensione alle catastrofi naturali del principio della « responsabilità di protezione » quando uno stato rifiuta di soccorrere la popolazione. Adottato dall'Onu nel 2005, questo principio si riferisce ai genocidi ed ai crimini contro l'umanità. Kouchner chiama in causa i difensori della sovranità assoluta, a cominciare da Pechino e Mosca.
La junta birmana ha negato, per principio, il diritto, se non il dovere, della comunità internazionale di intervenire. Ma le circostanze geopolitiche ci ricordano che quello che si dovrebbe fare va valutato rispetto a quello che si può oggettivamente fare. Non c'è alternativa. La mediazione tra morale e pragmatismo è causa di contraddizioni e talvolta ipocrisie. Ma meglio queste che la brutta certezza del realismo.
L'economia tedesca è in salute. Superando le aspettative più ottimistiche, la Germania è infatti cresciuta dell'1.5 per cento nel primo trimestre del 2008, realizzando la miglior performance dell'ultimo decennio, nonostante i venti di recessione che spirano dagli Stati Uniti. Il successo tedesco, in una fase di incertezza globale, certifica la capacità di contenere i costi del lavoro, di supportare il settore manifatturiero per l'esportazione e di mantenere l'occupazione su buoni livelli. Con positive ricadute sulla domanda interna. I dati dimostrano la generale tenuta del Vecchio Continente, che sta fronteggiando le conseguenze della crisi Usa con inaspettata solidità. L'aggregato tuttavia nasconde il serio rallentamento di Spagna e Irlanda e la patologia italiana, secondo molti esperti sull'orlo della...
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