La legge che autorizza la creazione di cellule ibride, appena approvata dal Parlamento, non avrà nell'immediato conseguenze cruciali. Il vero significato del voto di ieri sta nell'aver permesso di precisare il quadro normativo in un settore così delicato per la ricerca scientifica, come quello relativo all'impiego di cellule staminali, embrionali ed adulte, per scopi terapeutici. Si conferma inoltre la centralità della ricerca scientifica per la Gran Bretagna dove si è sempre preferita la regolamentazione alla proibizione.
Le defezioni della destra, l'opposizione a sinistra – compatta tra radicali e chevènementisti – rende estremamente difficile ottenere in aula la maggioranza di due terzi necessaria all'approvazione della riforma costituzionale voluta dall'esecutivo.
L'ex vice-presidente del comitato Balladur sulla riforma delle istituzioni, il socialista Jack Lang, chiede al Ps di « dare prova di spirito repubblicano ». Lang, tuttavia, accoglie le riserve dei socialisti sul progetto costituzionale proposto dall'esecutivo, definendo l'attuale legge elettorale per il senato« una anomalia del mondo democratico ».
Proponendo l'abolizione della legge sulle 35 ore, il segretario generale dell'Ump, Patrick Devedjian, ha creato una frattura nel partito di governo. Smentita dal ministro del lavoro, Xavier Bertrand, la proposta di Devedjian – sostenuta dalle imprese – è stata respinta anche dal Presidente della Repubblica.
Apparentemente, la fase più aspra del confronto tra il governo libanese di Fouad Sinora ed Hezbollah è terminata con il ritiro del movimento sciita dalla zona sunnita di Beirut Ovest. Gli scontri dei giorni scorsi hanno registrato il fallimento degli Hezbollah nel raggiungere obbiettivi politici attraverso l'uso della forza. Infatti, se i sunniti di Beirut Ovest hanno opposto una resistenza simbolica, i miliziani drusi e le forze islamiste (sunnite) hanno costretto la macchina da guerra più efficiente del Libano ad un intenso e sanguinoso confronto. Un'eloquente anticipazione di quanto dolorosa potrebbe essere, anche per Hezbollah, una nuova guerra civile. Al Libano non basterà mantenere la propria indipendenza dalla Siria o da Israele, ma, se vorrà sopravvivere, dovrà necessariamente ritrovare le ragioni del miracoloso compromesso tra fazioni che, sino agli anni settanta, permise al Paese di prosperare.
E' tempo di rilasciare Marwan Barghouti. Mi riferisco all'uomo che dal 2002 sta scontando cinque condanne all'ergastolo nelle carceri israeliane per aver guidato i Tanzim e i Martiri di al-Aqsa, le ali militari di Fatah, durante la Seconda Intifada. La fase più cruenta di attentati terroristici contro Israele. Barghouti ne porta la responsabilità politica, ma è l'unico leader, nel medio periodo, in grado di condurre i Palestinesi verso la pace e rappresenta l'unica garanzia che le prossime elezioni nella West Bank vengano vinte da Fatah. Il ministro israeliano per le Infrastrutture ...
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