SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 20 maggio di Critica Sociale
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... la legge elettorale per il senato, ma il testo proposto dall'esecutivo, non lo prevede. La riforma costituzionale difficilmente troverà la maggioranza qualificata necessaria alla sua approvazione, anche perché il governo si è rifiutato di raggiungere un compromesso che avrebbe minato l'impianto della riforma.
Quando sono in vena di dar sfogo alla loro immaginazione, gli avversari di Sarkozy lo descrivono come un pericolo per la democrazia e i fondamenti repubblicani. Ora, non si è mai visto un aspirante despota accordare maggiori poteri al Parlamento limitando i propri. E tuttavia è proprio questo che propone l'iper-presidente con questa riforma costituzionale che, senza essere rivoluzionaria, costituisce un'inflessione della V Repubblica. Con questo testo, il Capo dello Stato sarà meno quel « monarca repubblicano » con un potere discrezionale esorbitante che abbiamo conosciuto dal 1958.
La soppressione della durata legale del tempo di lavoro – la legge sulle 35 ore - non è realisticamente realizzabile. Le 35 ore sono ormai troppo profondamente ancorate allo spirito collettivo perché sia possibile riaprire il dossier. La soluzione per allineare la Francia alla media degli altri paesi europei non resta che la promozione del valore del lavoro, ovvero ritornare all'idea presidenziale del “lavorare di più, per guadagnare di più.”
Dal 1945, l'Europa è diventata sempre più ricca, pacifica, tranquilla ed irrilevante. Il dilemma allora è se reclamare un posto al centro del mondo degli affari o mantenere l'irrilevanza di oggi?I leader europei ambiscono a farne una super-potenza, ma I cittadini non la pensano così. L'irrilevanza può essere una scelta razionale. In fondo l'Europa vive in una sorta di nirvana: è troppo forte per essere attaccata, e troppo debole per risolvere I problemi del mondo.
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