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... re e la sicurezza energetica, proponendo ai paesi baltici una cooperazione nell'ambito dell'energia nucleare.
Le Journal du Dimanche
Sarkozy: Du nouveau pour l'EstIn visita in Polonia, il Presidente della Repubblica ha annunciato l'apertura, dal 1 luglio prossimo, del mercato del lavoro francese agli immigrati dei paesi dell'Est e una “partnership ambiziosa con l'Ucraina” rispetto alla quale si è detto favorevole al suo ingresso
nella Nato.
Financial Times
Sarkozy calls for immigrant crackdown
Le Figaro
Les nouvelles menaces contre la France
Les nouvelles menaces contre la France
In un'anticipazione del “Libro bianco sulla difesa” che il Presidente si accinge a pubblicare si traccia la mappa delle nuove minacce alla sicurezza nazionale e si disegnano gli scenari strategici della eopolitica francese. L'Asia ed il Medio Oriente sono, secondo la comissione che ha redatto lo studio, le aree del mondo cui la Francia, anche in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dovrà concentrare il maggiore impegno diplomatico e militare.
The Times
Iran on the offensive over nuclear issue
Le Figaro
Le premier ministre Poutine en «visite présidentielle» à Paris“Per noi, il capo, è sempre Putin” – ha dichiarato un alto responsabile della Ue in occasione di una recente visita a Mosca. Un impressione che trova eco nell'entourage del Ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, secondo cui “Medvedev non ha neppure finto di essere il capo.” È in questa atmosfera che l'ex capo del Cremino, oggi formalmente Primo Ministro, viene ricevuto dal Presidente Sarkozy. Ufficialmente per discutere di energia, e della collaborazione Ue-Russia.
L'ambassadrice de la «démocratie» russeNatalia Narotnitcheskaïa, storica, ex deputata del partito nazionalista russo, Rodina, arriva a Parigi per inaugurare l'Istituto per la Democrazia, che come la sede già aperta a New York, si pone l'obbiettivo di replicare alle accuse che l'Occidente rivolge al presunto autoritarismo del sistema politico russo. Nel suo ultimo libro, appena pubblicato in Francia - Que reste-t-il de notre victoire – la studiosa sostiene che le grandi potenze tentano di discreditare la vittoria della Russia nel 1945 per escluderla dal concerto delle grandi nazioni.
Le Monde
Le nouveau contrat social chinois
Frédéric Bobin
Gli analisti occidentali continuano ad individuare nell'anomalia del regime comunista cinese i segnali di una crisi che non tarderà a venire. C'è
però una differenza sostanziale tra la Cina e l'Urss. La capacità di adattamento del PCC all'evoluzione della realtà e dei bisogni sociali che l'Impero sovietico non aveva. Se, nonostante l'autoritarismo e la negazione dei diritti umani, il regime comunista sopravvive al ciclo ideologico del XX secolo è grazie alla flessibilità con cui il Partito ha saputo sfruttare il liberalismo economico per generare una ricchezza di cui beneficia l'intero paese. Il PCC ha saputo elaborare un nuovo “contratto sociale” che si fonda su due principi: l'efficacia economica e l'identità nazionale. Quest'ultima ha trovato grande beneficio dalle rimostranze occidentali contro la repressione in Tibet.
America needs the United Nations
Mark MazowerIl dibattito lasciato da Robert Kagan sulla Lega delle Democrazie è entrato a pieno titolo nella campagna presidenziale. I sostenitori della Lega, auspicano un nuovo equilibrio globale a guida statunitense. Gli oppositori sostengono invece la necessità di accompagnare il passaggio al multipolarismo. Ma la risposta al pur legittimo problema posto da Kagan si trova nella riforma delle Nazioni Unite, non nella costituzione di un nuovo organismo internazionale.
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