(pagina 2)
... si convergono sui principali punti dell'agenda europea, quanto meno quelli di cui si è discusso lunedì:
energia e ambiente. Riamngono le divergenze, in particolare sull'immigrazione. Ma la Cancelliere ha dato un importante segnale di “riconciliazione” dichiarando il pieno supporto della Germania alla presidenza Sarkozy.
Le Figaro
Algérie : les Français face au défi d'al-Qaida
L'attentato che domenica scorsa è costata la vita ad una decina di algerina e due francesi è il il grave compiuto ad Algeri dal gruppo salafita legato ad Al-Quaeda. Ma dietro la campagna violenta dei jihdaisti maghrebini, c'è la lotta tra i democratici anti-islamisti e il Presidente Boutefulka che, dopo aver modificato la Costituzione per potersi candidare ad un terzo mandato, ha stretto un'alleanza con i radicali islamici, introducendo leggi limitative dei diritti (non solo delle donne) di diretta menzione coranica.
Financial Times
France's blunt warning over Irish NoInternational Herald Tribune
Spain, like U.S., grapples with immigration
Jason Deparle
Negli Stati Uniti si fa un gran discutere dell'opportunità o meno di legalizzare milioni di immigranti, una questione che potrebbe anche diventare rilevante nei prossimi mesi della campagna presidenziale. Uno spunto di riflessione per i policy-makers americani potrebbe giungere dall'Europa meridionale, dove il problema dell'immigrazione clandestina è assai diffuso ed è spesso affrontata con maxi-sanatorie. Spagna, Italia, Portogallo e Grecia hanno dovuto porre in essere, solo nell'ultimo ventennio, una dozzina di sanatorie. Particolarmente interessante il caso della Spagna, trasformatasi in trent'anni da Paese semi-arretrato in una delle più brillanti economie europee. Tre anni or sono è stato approvato un vasto piano di regolarizzazione dell'immigrazione clandestina, che ha permesso a circa 600.000 africani, latinoamericani, ed europei orientali presenti sul territorio nazionale di mettersi in regola e di contribuire al decollo dell'economia iberica.
Russia
The New York Times
Airbrushed by the Kremlin, Again
Come nell'Urss staliniana, la Russia di oggi fa pagare a caro prezzo la libertà di stampa. Il problema non è solo quello di una asfissiante censura e di un controllo pressoché totale del sistema dell'informazione, ma il fatto che i giornalisti che si azzardano a criticare l'autorità rischiano di sparire. È successo di recente a Mikhail Delyagin, un noto analista politico televisivo che è sparito poco dopo la registrazione di un programma in cui criticava esplicitamente Vladimir Putin. Delyagin, in realtà è stato ritrovato poco dopo. O meglio sono stati ritrovati alcuni pezzi del suo corpo.
Financial Times
Respect for the law is in Russia's interest
Gideon Rachman
Il controllo politico sulle imprese russe è dannoso per gli interessi delle stesse compagnie russe, come dimostra il caso Yukos. Continuando a giocare sporco, inoltre, la Russia rischia di compromettersi sul piano politico internazionale. C'è un doppio vantaggio, dunque, nel rispettare le regole del mercato. Non solo per le imprese occidentali.
Le Figaro
«Gazprom veut être l'opérateur de référence en France»
Alexeï Miller, direttore generale di Gazprom illustra la strategia del colosso russo dell'energia in Europa. Gazprom – dice – ha sempre garantito e continuerà a garantire la fornitura di energia all'Europa. Le preoccupazioni della Commissione Europea sono dunque “infondate”, secondo Miller che spiega di voler fare di Gazprom un alleato delle PME europee.
Khodorkovski reçoit un soutien de France
Il deputato UMP Hervé Mariton ha incontrato a Mosca la madre dell'oligarca imprigionato portando il sostegno della Francia alla richiesta di grazia avanzata dalla famiglia al Presidente della Federazione, Dimitri Medvedev.La questione K...