“Agire, a cospetto della profonda crisi che affronta oggi il nostro paese. Poiché in un contesto sociale così pesante, forse addirittura esplosivo, i socialisti hanno più che mai il dovere di opporsi ma anche quello di disegnare insieme un modello nuovo e delle soluzioni nuove per la Francia. È urgente innanzitutto ritrovare il gusto del confronto, senza che le differenze d'analisi suscitino anatemi o reazioni tattiche. Il dibattito su socialismo e liberalismo che ho lanciato nel mio libro traduce in effetti la difficoltà che proviamo ancora ad assumere quello che siamo. Pone tuttavia una questione semplice: quella della riconciliazione tra progresso collettivo, uguaglianza delle opportunità, solidarietà e legittima affermazione dell'individuo, apprezzamento per la sua capacità di creare, scegliere, innovare. Perché si dovrebbe cedere la conquista dei nuovi spazi di libertà ad una destra storicamente conservatrice ed inegalitaria?”Et voilà, la proposta del candidato alla segreteria Ps: stimolare la crescita delle imprese e garantire l'efficienza dello stato, perché si liberino nuove risorse da redistribuire. Come? Attraverso la leva fiscale.
“Governare è scegliere” diceva Mendes-France. Oggi – scrivono I parlamentari socialisti autori di un contributo sul quotidiano economico francese – il Partito deve arrivare a compiere delle scelte mature, chiare, frutto di un dibattito interno trasparente e approfondito. La dichiarazione dei principi appena approvata non può che essere l'inizio di un processo che deve portare I socialisti a definire una piattaforma programmatica – dagli Ogm alle imprese - senza le ambiguità e le timidezze mostrate negli ultimi anni.
Quando Zhang Zhiguo divenne capo del Partito Comunista della contea di Xifeng, quell'area depressa della Cina nord-orientale versava nella povertà e nella marginalità. Sotto il suo ferreo comando, Xifeng si è evoluta negli ultimi cinque anni, ottenendo risultati economici clamorosi, in linea con il trend nazionale. Ciò ha permesso a Zhiguo di scalare le gerarchie del Partito e di affermarsi come uno dei leaders locali più efficienti. La sua carriera politica si è tuttavia bruscamente interrotta nello scorso mese di gennaio, quando le autorità centrali lo hanno rimosso dall'incarico dopo aver scoperto la sua opera di persecuzione ai danni di una giornalista che aveva osato criticarlo. L'episodio ha poi consentito di fare luce sullo stile autoritario ed intransigente dell'ex capo locale del Partito, sbrigativo nel reprimere le manifestazione degli espropriati di Xifeng, privati recentemente della propria abitazione per favorire la costruzione di un gigantesco centro commerciale. Il caso Zhiguo non è peraltro isolato. I segretari comunisti locali rispondono solo a chi li precede nella gerarchia del Partito Comunista cinese e spesso sfruttano questa relativa indipendenza per vessare le popolazioni soggette al loro controllo.
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