Bush e Merkel concordano sulla via diplomatica quale soluzione preferenziale alla questione del nucleare iraniano. Senza tuttavia escludere l'eventualità della soluzione militare.“Tutte le opzioni sul tavolo” – ha dichiarato Bush nella conferenza stampa tenuta al termine dei colloqui avuti a Berlino con la Cancelliera tedesca. “Se l'Iran non rispettasse gli impegni – ha aggiunto Merkel, in sintonia con quanto appena paventato da Bush – si dovranno inevitabilmente prevedere ulteriori sanzioni.”
Per porre fine ai dubbi sull'avvelenamento di cui è stato vittima nel 2004, il Presidente ucraino, Viktor Yushenko, ha deciso di far parlare il suo medico personale.Il professor Jean-Hilaire Saurat, dermatologo francese di fama internazionale che da tre anni ha in cura Yushenko, ha così reso pubblica la cartella clinica dell'illustre paziente, non solo – ha precisato, per illustrare un caso medico eccezionale ma per far cessare la strumentalizzazione politica che di quell'episodio si sta facendo in queste settimane in Ucraina.
Chi succederà a Gordon Brown alla guida del New Labour? Ad oggi, il favorito è l'attuale Ministro degli Esteri, David Miliband. Ma Jon Cruddas – il front-runner della corsa per la vice-leadership dello scorso anno - è in testa come candidato della sinistra, mentre Jack Straw – l'uomo per tutte le stagioni - potrebbe rappresentare una sintesi realistica tra le diverse sensibilità laburiste. Ma c'è un'altra – seppur ancora remota - eventualità: il ritorno di Tony Blair.
Un grave danno per la democrazia Britannica: l'approvazione della legge che estende a 42 giorni la custodia cautelare per I sospettati di terrorismo non renderà il paese più sicura mentre rappresenta una violazione grave delle libertà civili sulle quali si fonda da sempre la civiltà democratica nazionale.Il giudizio del celebre storico britannico non avrebbe potuto essere più inclemente. Per Garton Ash, l'esigua maggioranza che ha permesso al provvedimento di passare è un'ulteriore conferma della spaccatura del parlamento davanti ad una legge I cui effetti vanno ben aldilà del tutto sommato marginale intervento a favore del potere investigativo.
Alla fine Brown ce l'ha fatta. La legge “anti-terrorismo” è passata ma la sua è una vittoria di Pirro.Con un margine di una manciata di voti, l'approvazione della legge dimostra la debolezza del governo Brown – contro il quale ha votato la maggioranza dei laburisti – e la disperazione del premier che su questo provvedimento - inutile, per la sicurezza nazionale, quanto drammaticamente nocivo per la sospensione di un principio giuridico cruciale dell'ordinamento britannico, l'Habeas Corpus - ha creduto di poter ricostruire la credibilità della sua leadership. Il risultato, come si è visto, è stato esattamente l'opposto.
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