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LA CRONOLOGIA DAL 1968 AL 1977
I fatti nel Mondo negli anni della Rivoluzione sessantottina
di Paolo Sensini



(pagina 5)

... decide la nazionalizzazione della compagnia mineraria statunitense Anaconda e la rinegoziazione della concessioni alla Kennecott.

In Argentina, in maggio scoppiano in diverse località violenti tumulti studenteschi, cui si associano anche gruppi di lavoratori. Il governo militare proclama lo stato d'assedio. In agosto i tumulti si ripetono, su scala allargata, a Córdoba, dove viene proclamato lo sciopero generale. Il governo deve concedere alcuni aumenti salariali.

In Uruguay, in seguito al dilagare delle azioni di guerriglia urbana attuate dal movimento dei tupamaros, una formazione di sinistra che si oppone alla politica conservatrice e repressiva del governo, il presidente Pacheco Areco reintroduce il 24 giugno lo stato di emergenza.


1970

Si svolge a Lusaka, nello Zambia, la III conferenza dei paesi non-allineati, cui partecipano delegati di 54 nazioni (8-10 settembre). Vengono approvate risoluzioni di sostegno alle lotte dei movimenti di liberazione dei paesi del Terzo Mondo e di condanna dei regimi colonialisti e razzisti ancora presenti sul suolo africano.
Viene approvato dal parlamento italiano lo statuto dei lavoratori, un insieme di norme che regolano i rapporti di lavoro, impediscono licenziamenti arbitrari e tutelano le libertà politiche e sindacali in fabbrica (maggio). Senato (9 ottobre) e camera (1° dicembre) approvano la legge sul divorzio. La gerarchia cattolica protesta vivamente.

Dopo le dimissioni presentate il 7 febbraio dal governo monocolore democristiano, si susseguono due nuovi governi di centro-sinistra, guidati dai democristiani Mariano Rumor (27 marzo e 7 agosto) ed Emilio Colombo. Il governo italiano riconosce la Repubblica Popolare Cinese (6 giugno).

L'Italia è ancora scossa da lotte sociali - operaie e studentesche -, cui si aggiungono nell'estate i disordini di Reggio Calabria, fomentati per protesta contro la decisione di fare di Catanzaro il capoluogo della regione.

In Spagna, nel corso di una manifestazione di lavoratori edili a Granada la polizia franchista uccide tre persone (21 luglio); le commissioni operaie clandestine rispondono con uno sciopero generale. Ha inizio a Burgos un processo contro alcuni patrioti baschi dell'organizzazione indipendentista ETA (4 dicembre): la popolazione si mobilita contro il governo franchista, che risponde decretando lo stato d'assedio e condannando a morte sei degli imputati (28 dicembre).

Il cancelliere tedesco-occidentale Willy Brandt e il suo collega tedesco-orientale Willy Stoph si incontrano a Erfurt per discutere le prospettive di normalizzazione dei rapporti fra le due Germanie (19 marzo); un secondo incontro avviene a Kassel il 25 maggio. Nel corso di una sua visita a Mosca, il cancelliere tedesco Brandt firma un trattato fra Unione Sovietica e Germania federale: esso sancisce la inviolabilità dei confini europei usciti dalla guerra, compresa la linea Oder-Neisse (12 agosto). La ratifica del trattato rafforza la tendenza alla distensione e facilita la conclusione di un nuovo accordo sullo status di Berlino. Brandt compie una visita ufficiale in Polonia e vi firma un trattato di rinuncia all'uso della forza e sancisce il definitivo riconoscimento dei confini del 1945 (7 dicembre). La Ostpolitik del cancelliere Brandt suscita molte polemiche nella Germania federale, e i democristiani accusano il governo di cedimento nei confronti del comunismo.

In Polonia, a Danzica e in altre città della costa baltica gravi incidenti sono provocati da dimostranti che manifestano contro la penuria di viveri e l'improvviso aumento dei prezzi dei generi alimentari (14 dicembre); si verificano sanguinosi scontri con la polizia e assalti a edifici pubblici. Il 20 dicembre il segretario del Partito operio unificato, Gomulka, è costretto a dimettersi e viene sostituito da Edward Gièrek: questi annulla gli aumenti dei prezzi e concede miglioramenti salariali. Tre giorni più tardi Józef Cyrankiewicz viene nominato capo dello Stato ed è sostituito nella carica di primo ministro da Piotr Jaroszewicz.

In Cecoslovacchia, Lubomír Strougal sostituisce Oldrich Cerník, uno degli ultimi esponenti del "nuovo corso", nella carica di primo ministro (28 gennaio). In giugno Dubcek viene espulso dal Partito comunista; il processo di "normalizzazione" procede speditamente, ma gran parte della popolazione mantiene un atteggiamento di sfiducia nei confronti del nuovo governo.
La Jugoslavia, primo paese dell'Europa orientale, stipula un trattato commerciale con la CEE (19 marzo). Gli scambi della Jugoslavia si orientano sempre più decisamente verso i paesi occidentali.

Si estende in tutta l'India l'occupazione delle terre appoggiata dalle sinistre. Il governo ordina oltre 30.000 arresti, fra cui quelli di alcuni deputati socialisti e comunisti (luglio-agosto).

In Cambogia, in assenza del principe Sihanouk (in missione a Mosca), il primo ministro Lon Nol attua un colpo di Stato (18 marzo); sovvertendo la precedente linea neutralista, egli si schiera con gli Stati Uniti. Dopo aver inutilmente richiesto il ritiro delle truppe comuniste (nordvietnamiti e vietcong), Lon Nol lancia una vasta offensiva contro le loro basi di rifornimento. Si forma intanto un fronte di resistenza armato (Fronte unito nazion...


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