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AMOREGGIANDO CON STALIN
Mentre il 1917 vide nascere in Russia una cultura fiorente, l’intellighenzia post sovietica non riuscì ad esprimere una vera visione liberale




(pagina 5)

... e la similitudine tra stalinismo e nazismo. . In una scena un ufficiale delle SS sta parlando ad un suo prigioniero, un vecchio bolshevico. “Quando noi ci guardiamo l’uno con l’altro in faccia, nessuno di noi due sta guardando la faccia che odiamo, no, noi ci stiamo guardando fisso attraverso lo specchio. Questa è la tragedia della nostra era. Veramente non ti riconosci in noi; te stesso e la forza della tua volontà? …. Potresti pensare che ci odi, ma la cosa che odi veramente è te stesso in noi…La nostra vittoria sarà la tua vittoria.. E se tu dovessi conquistare periremo solo per vivere nella vostra vittoria.”.

Vent’anni dopo la prima pubblicazione di Vita e Destino, questa idea viene considerata un anatema alla ideologia ufficiale russa. La storia del libro di testo rifiuta l’esatto concetto di totalitarismo. “La dottrina uguaglia l’Unione Sovietica alla Germania di Hitler, fu e rimane un arma della guerra ideologica, non un mezzo di conoscenza. L’ideologia nazista tedesca e l’ideologia dell’Unione Sovietica non hanno nulla in comune”.

La Russia adesso non è uno stato totalitarista e neanche uno stato socialista. Ma in assenza di una ideologia liberale indigena, una vecchia moda nazionalista, nel costume neo nazionalista, è diventata la più potente forza nella società russa. E’ questa la forza che portò i carri armati russi in Georgia. Nel processo di “restaurazione” la Russia non è ritornata al passato Sovietico, ma è arrivata ad un nuovo ricongiungimento con esso, che è di cattivo augurio per i suoi paesi confinanti con i suoi abitati.



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