"Una agenzia europea per la sicurezza atomica"
IL NUCLEARE OLTRE LA PAURA
"E' in atto una revisione generale che interessa l'intero continente europeo e che si focalizza su tre aspetti: le cause e le conseguenze dell'incidente giapponese, il destino delle vecchie centrali tuttora attive in Europa e le valutazioni sulle centrali di futura costruzione. Mi sembra normale e legittimo che ci si fermi a riflettere e credo che l'Italia possa approfittare della situazione per fare il punto sullo stato dell'arte e per agire finalmente di concerto con le altre nazioni europee. A questo proposito, non so spiegarmi per quale motivo non si dia vita a un'agenzia europea per la sicurezza nucleare, assimilabile all'esperienza statunitense. E' un passaggio fondamentale che consentirebbe di attuare standard condivisi di sicurezza in tutti i paesi del Vecchio Continente. Non ha senso che la sicurezza continui a essere applicata in maniera diversa nei vari paesi dell'Unione. E' una situazione anacronistica e pericolosa."
Tra i fondatori di Legambiente, Chicco Testa attualmente è Managing Director di Rothschild, Presidente della Telit Communications PLC e Presidente di E.VA., Energie Valsabbia, società che sviluppa e costruisce impianti idroelettrici e solari. E' stato membro del Parlamento italiano e Presidente di Acea e di Enel. (Intervista a cura di Fabio Lucchini)
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Rivedere le scelte tecnologiche adottate. Verso un "federalismo nucleare"?
PICCOLO E' PIU' SICURO
Critica Sociale, marzo 2011,
In una recente intervista concessa al Sole 24 ore, Bruno Coppi, docente al Mit di Boston, solleva dubbi sul modello nucleare che il nostro paese dovrebbe seguire una volta superata la pausa di riflessione che passerà dal referendum e dalla moratoria di un anno decisa dal governo. Come ha ricordato il professore, esistono sul mercato due tipi di reattori: l'Epr, realizzato dalla francese Areva e l'Ap 1000 della Westinghouse. L'Italia ha adottato il modello francese soltanto per le quattro centrali che fanno parte dell'accordo concluso con Enel, ma il professor Coppi ricorda come diversi colleghi del Mit e altri esperti non siano convinti che reattori di grande potenza posseggano effettivamente i migliori requisiti in termini di efficienza, economia e sicurezza. Il governo degli Stati Uniti, dichiara Coppi, si sta infatti orientando alla realizzazione di una serie di centrali di dimensioni relativamente piccole. Un esempio sono i reattori della Iris, un consorzio guidato dalla Westinghouse, dieci volte più piccoli delle normali centrali nucleari che bene si integrano con altre fonti di produzione di energia.
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