Dopo le rivoluzioni cresce l'instabilità
IL MEDITERRANEO
A RISCHIO DI CONFLITTO
Le grandi campagne militari in Medio Oriente si svolgono storicamente nei mesi estivi; le condizioni meteo sono ottimali, le azioni aeree acquistano in efficacia e le manovre per le forze di terra risultano più agevoli. Quest'anno, nota Victor Kotsev, giornalista basato a Tel Aviv e collaboratore di Asia Times, altri fattori specifici contribuiscono a innalzare il rischio di una nuova deflagrazione regionale. Oltre che dai sommovimenti rivoluzionari nel mondo arabo e dalle temute ondate contro-rivoluzionarie, i prossimi mesi potrebbero essere caratterizzati dalle crescenti tensioni tra sunniti e sciiti nel Golfo Persico, dalla possibile dichiarazione d'indipendenza palestinese e dall'eventuale coinvolgimento di Israele in uno scontro militare. Considerando la frenetica corsa agli armamenti degli ultimi anni, non è difficile immaginare la virulenza e la brutalità della prossima guerra mediorientale.