Il governo tecnico e' politicamente e moralmente impossibile. Politicamente perché alla crisi di sistema si risponde con la politica e non con gli artifici degli sciamani. Moralmente perché i tecnici che vediamo in giro sono i colletti bianchi delle società di ratinge del capitalismo d'assalto della finanza "cinica e bara". Oggi prendiamo atto con soddisfazione che nel momento più acuto della aggressione speculativa di lunedì ha funzionato bene l' Alto scudo Istituzionale da noi invocato. E'stata chiesta una soluzione politico-parlamentare: confidiamo in un esito positivo entro una settimana. Si potra' cosi' poi passare al secondo tempo. Si dovra' cioe' risolvere la crisi istituzionale e politica italiana che si trascina senza esito da diciotto anni. L'intervento di persuasione morale del Capo dello Stato deve essere costituzionalizzato, con il consenso popolare, perché la forma di Stato nella quale viviamo non e' adatta ad affrontare il mare aperto e tempestoso della globalizzazione senza regole. Di tutto ciò bisognerà parlare subito dopo aver messo al sicuro lo Stato Repubblicano e i risparmi di massa degli italiani.
(nella foto: il cordiale saluto del Presidente Napolitano a Rino Formica durante l'Udienza al Quirinale della "Critica Sociale")
Il Comitato Promotore delle Celebrazioni per i 120 anni di Critica Sociale, fondata da Filippo Turati nel 1891, è stato ricevuto lunedì scorso, 11 luglio, al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha concesso per le celebrazioni del 120esimo anniversario, l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Nel corso del cordiale incontro la delegazione ha sottolineato come “La Critica Sociale”, nellacontinuità delle pubblicazioni e delle sueiniziative editoriali, rappresenta il punto di riferimento politico della tradizione del riformismoanche perl’attualità della lezione di idee e di valori del socialismo riformista nell’affrontare i problemi della società italiana di oggi. Nel consegnare in dono al Capo dello Stato il primo volume con raccolta originale del 1891, è stato evidenziato come il socialismo riformista attraversoi suoiAutori - da Filippo Turati, ai due Presidenti della Repubblica, Luigi Einaudi e Giuseppe Saragat,all’ex Presidente del Consiglio, Bettino Craxi - rappresenti una tradizione politica e culturale vitale della storia nazionale. Nel quadro delle Celebrazioni in corso, i partecipanti all’Udienza hanno preannunciato un grande Conferenza conclusiva che si prevede per il mese di novembre e alla quale hanno invitato lo stesso Giorgio Napolitano. Molto ascoltati ed utili i preziosisuggerimenti rivolti dal Presidente, in proposito, affinché il convegno sia un’occasione seriadi studi approfonditi sulla storia del riformismo socialista. La preparazione della Conferenza prevede quattro seminari preparatori da tenersi in una sede istituzionale della Camera dei Deputati, sui temi della costruzione della società nazionale – anche in riferimento al 150esimo anniversario dell’Unità dello Stato Italiano - dal municipalismo, alla cooperazione, alla mutualità, all’economia pubblica, alla conquista dei diritti politici come il suffragio universale e la legge elettorale proporzionale, ai diritti del lavoro. (scarl)
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